Sci Alpino: I numeri della Coppa del Mondo maschile

Hirscher ha vinto la Coppa del Mondo di sci alpino 2012-2013!
Bene Ligety e Svindal, Italia forte solo nelle discipline veloci

 

Sci alpino: La Coppa del Mondo

Le finali di Lenzerheide (in Svizzera) hanno rappresentato l’ultimo atto della Coppa del Mondo di sci alpino. La stagione 2012-2013 è andata in archivio con gli acuti di Marcel Hirscher e di Tina Maze. Il ventiquattrenne austriaco (nato a Annaberg-Lungotz il 2 marzo 1989) ha vinto per la 2° volta consecutiva la sfera di cristallo tra gli uomini, la trentenne slovena si è invece aggiudicata per la 1° volta in carriera la Coppa del Mondo femminile.. Stagione a due facce per l’Italia. I nostri hanno fatto vedere ottime cose nella velocità maschile, ma nel resto delle gare non sono riusciti a raccogliere soddisfazioni ed in classifica sono finiti lontani dalle posizioni migliori. Prima puntata del resoconto finale dedicata agli uomini.

 

Sci alpino: La Coppa del Mondo maschile

Marcel Hirscher ha vinto la sfera di cristallo al maschile con 1535 punti e ha preceduto in classifica generale il norvegese Aksel Lund Svindal (1226 punti). 3° posto per lo statunitense Ted Ligety (1022 punti), mentre il migliore tra gli azzurri è stato Manfred Moelgg (7° con 636). In casa Italia da segnalare anche il 10° posto di Christof Innerhofer (522), il 14° di Dominik Paris (462) e il 16° di Werner Heel (408).

 

Sci alpino: Lo slalom

Hirscher ha dominato la scena tra i pali stretti (4 vittorie, 4 secondi posti, 1 terzo) salendo sul podio in tutte le gare disputate (9). Da segnalare i 2 successi del francese Pinturault e quelli singoli dello svedese Myhrer, del croato Kostelic e del tedesco Neureuther. Italia al di sotto delle attese. L’unico a salire sul podio è stato Moelgg (1 volta terzo). 5 gli atleti capaci di ottenere affermazioni, 9 quelli in grado di andare a medaglia. Hirscher ha ovviamente vinto la coppa di specialità.

 

Sci alpino: Il gigante

A dominare la scena in gigante è stato invece Ted Ligety. Il ventottenne statunitense (nato a Salt Lake City il 31 agosto 1984) ha vinto 6 volte ed è salito sul podio in tutte le 8 gare disputate (compresi 2 terzi posti).. Ligety (che in stagione ha pure conquistato 3 titoli mondiali) ha primeggiato nella coppa di specialità dimostrandosi di un livello superiore ai rivali. Hirscher è stato protagonista in quasi tutte le gare (1 vittoria, 5 secondi posti e 1 terzo), il francese Pinturault ha collezionato 1 bel successo. L’Italia ha ottenuto 2 podi (1 secondo posto di Moelgg e 1 terzo di Davide Simoncelli). 3 gli atleti in grado di raccogliere successi, 9 quelli che sono saliti sul podio.

 

Sci alpino: il super g

Protagonisti diversi rispetto a quelli appena citati hanno caratterizzato le 5 gare di super gigante. Il migliore è stato Aksel Lund Svindal. Il norvegese (nato a Lorenskog il 26 dicembre 1982) ha vinto 4 gare ed è salito sul podio in tutte 5 le competizioni disputate (peggior risultato un secondo posto). Svindal ha conquistato la coppa di specialità precedendo Matteo Marsaglia. L’azzurro (nato a Roma il 5 ottobre 1985) ha vinto il super g di Beaver Creek e si è piazzato 2° in quello della Val Gardena. Italia protagonista anche con Heel (2 volte terzo) e Innerhofer (sul 3° gradino del podio a Kitzbuehel). Solo Svindal e Marsaglia hanno ottenuto successi, mentre in 9 sono saliti almeno una volta sul podio.

 

Sci alpino: la discesa

Ad alzare la coppa di discesa è stato Svindal, ma Innerhofer è stato il più vincente della specialità. L’azzurro (nato a Brunico il 17 dicembre 1984) ha raccolto 3 successi sulle 8 gare disputate (a Beaver Creek, Wengen e Garmisch) e si è confermato grandissimo protagonista della velocità. Italia in festa anche grazie ai 2 trionfi ottenuti da Dominik Paris (a Bormio e Kitzbuehel) e capace di salire sul gradino più alto del podio in 5 delle 8 gare disputate (62,5%). Le altre affermazioni sono state ad appannaggio del norvegese Svindal, dello statunitense Nyman e del francese Theaux. L’austriaco Reichelt ha invece vinto pari merito con Paris la discesa di Bormio. 6 atleti hanno collezionato successi, 13 sono saliti almeno 1 volta sul podio.

 

Sci alpino: combinata e parallelo

Il programma è stato completato da 2 combinate e da 2 paralleli. Le prove miste hanno fatto registrare gli acuti del croato Kostelic (a Kitzbuehel) e del francese Pinturault (a Wengen). Il tedesco Neureuther e l’austriaco Hirscher hanno invece vinto i 2 paralleli che si sono disputati a Monaco di Baviera e Mosca. In questi format di gara l’Italia non ha raccolto risultati rilevanti.

 

Sci alpino: il resoconto finale

Hirscher ha conquistato il successo in 6 delle 34 prove disputate nel corso di questa stagione ed è salito sul podio in 18 circostanze (52,94% delle gare). Numeri significativi che diventano ancora più importanti considerando solo le prove tecniche. Hirscher non ha raccolto risultati nelle discipline veloci (discesa e super g) e nelle 2 combinate, ma grazie i punti raccolti nelle altre specialità è riuscito a conquistare la sua 2° sfera di cristallo. Considerando solo slalom, gigante e paralleli l’austriaco ha vinto 6 prove su 19 ed è salito sul podio in 18 circostanze. Una costanza incredibile, per quello che è a tutti gli effetti un fuoriclasse.

Hirscher e Ligety hanno collezionato il maggior numero di successi (6 a testa), mentre al 3° e al 4° posto di questa speciale classifica troviamo Svindal (5) e Pinturault (4). 3 affermazioni per Innerhofer, 2 per Kostelic, Paris e Neureuther, 1 per Marsaglia, Myhrer, Theaux, Reichelt e Nyman. 13 gli atleti che sono riusciti a conquistare vittorie, 33 quelli capaci di salire sul podio. Tra questi anche gli azzurri Moelgg ed Heel.

L’Italia ha concluso la Coppa del Mondo maschile di sci alpino con 6 affermazioni e 12 podi (compresi 2 secondi e 4 terzi posti). Bilancio positivo quindi anche se i nostri sono stati protagonisti quasi esclusivamente nelle discipline veloci (6 vittorie e 10 podi). Nelle specialità tecniche si è salvato solo Moelgg. L’obiettivo per la prossima stagione è chiaro. Mantenere gli stessi standard nella velocità e ritrovare il giusto smalto in slalom e gigante.