Squilli in discesa di Guay e Kaufmann

Il canadese Erik Guay e la svizzera Marianne Kaufmann hanno vinto le discese che si sono disputate in Val Gardena e in Val d’Isere

 

Guay e Kaufmann vincono le due discese!

Giornata dedicata alla velocità nella Coppa del Mondo di sci alpino. La discesa maschile che si è svolta sulle nevi italiane della Val Gardena ha decretato il successo del canadese Guay, quella femminile che è andata in scena sul pendio francese della Val d’Isere è stata invece segnata dall’acuto della svizzera Kaufmann. Due vincitori inattesi al termine di due prove spettacolari e ricche di colpi di scena. I favoriti della vigilia (Svindal tra gli uomini, Gut e Riesch tra le donne) non sono riusciti ad esprimersi nel modo migliore ed hanno lasciato il campo a due outsider di lusso. Guay ha ritrovato le giuste sensazioni dopo un lungo digiuno, Kaufmann ha confermato la sua costante crescita ed ha centrato il primo trionfo in carriera. Giornata da dimenticare per la statunitense Vonn, mentre in casa Italia merita di essere sottolineata la bella prestazione di Heel.

 

 

L’acuto di Guay

Erik Guay ha vinto la discesa libera maschile della Val Gardena in 1’56”65 e ha preceduto di 12 centesimi il norvegese Kjetil Jansrud. 3° posto per il francese Johan Clarey che ha accusato un distacco di 0”24, mentre Aksel Lund Svindal e Bode Miller non sono riusciti a salire sul podio nonostante due performance di buon livello. Il formidabile norvegese ha chiuso in 4° piazza (a 0”29), il forte statunitense si è invece dovuto accontentare della 5° (a 0”39). 6° a 0”63 Patrick Kueng (Svi) e 7° a 0”80 Manuel Osborne-Paradis (Can). Per l’Italia buone prestazioni di Werner Heel (8° a 0”86) e di Peter Fill (10° a 0”92), mentre hanno deluso le attese Silvano Varettoni (33° a 2”65), Christof Innerhofer (36° a 2”78), Siegmar Klotz e Mattia Casse (appaiati in 54° posizione con un ritardo di 4”38). Assenti causa infortunio Dominik Paris e Matteo Marsaglia. Tra i big sottotono gli austriaci Reichelt (17°) e Kroell (20°), il francese Theaux (18°) e lo svizzero Feuz (21°).

 

L’analisi della gara vinta da Guay

Erik Guay ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori ed ha disputato una prestazione di alto livello tecnico. Il trentaduenne canadese (nato a Montreal il 5 agosto 1981) ha fatto la differenza nel tratto finale del tracciato ed ha così recuperato il ritardo accumulato nella parte alta. Ha cambiato marcia dalle “gobbe del cammello” in giù, ha interpretato meglio degli altri le ondulazioni del “Ciaslat” ed è riuscito ad esprimere una velocità superiore rispetto agli avversari diretti. Guay è stato grande ed ha vinto con merito. Più continui, ma a conti fatti meno performanti del canadese i comunque bravissimi Jansrud e Clarey, mentre Svindal e Miller sono stati bravi a recuperare, ma hanno pagato le sbavature di inizio gara. In casa Italia bene Heel e Fill. Werner è stato poco fluido nella parte alta ma è stato dei migliori dalle “gobbe del cammello” in giù, Peter si è invece disunito nel finale, ma ha comunque confermato di essere in ottima condizione. Doveroso rimarcare che nessun austriaco si è piazzato nella top ten.

 

Guay ritrova il sorriso

Erik Guay è tornato a vincere una gara di Coppa del Mondo dopo quasi 4 anni (ultimo acuto l’11 marzo 2010 nel super g di Garmisch) ed ha centrato la 4° affermazione in carriera (a cui va aggiunto il titolo iridato vinto nella discesa di Garmisch del 2011). Il canadese è salito per la 20° volta sul podio di Coppa del Mondo e si è finalmente riproposto ai massimi livelli della velocità mondiale. Jansrud è salito sul podio per la 12° volta in carriera, Clarey ha invece eguagliato il suo miglior piazzamento. Per tutti e tre si tratta di una base da cui ripartire dopo gli infortuni patiti nella passata stagione. Svindal ha raccolto punti importanti e si è confermato in testa alla classifica generale (510 punti). Il norvegese comanda con 175 lunghezze su Hirscher e 241 su Ligety (9° a quota 200 Fill, il migliore dei nostri).

Colpo grosso della Kaufmann

Marianne Kaufmann Abderhalden ha vinto la discesa femminile della Val d’Isere in 1’47”28.. La svizzera ha battuto di 0”29 la slovena Tina Maze e di 0”52 l’austriaca Cornelia Huetter. 4° a 0”63 Tina Weirather (Lie), 5° a 0”94 Lotte Smiseth Sejersted (Nor), 6° a 1”02 Fraenzi Aufdenblatten (Svi), 7° a 1”03 Dominique Gisin (Svi), 8° a 1”19 Kajsa Kling (Sve), 9° a 1”21 Maria Riesch (Ger), 10° a 1”28 Elizabeth Goergl (Aut). La più brava tra le italiane è stata Daniela Merighetti che ha concluso in 17° posizione (a 1”53). Più staccate le altre azzurre: 22° Nadia Fanchini (1”94), 23° Verena Stuffer (1”98), 24° Francesca Marsaglia (1”99), 36° Camilla Borsotti (2”70) e 42° Johanna Schnarf (3”65). Fuori nella parte alta Elena Fanchini che era comunque già in ritardo. L’azzurra ha sprecato la chance, ma almeno non si è fatta male. Peggio è andata a Marchand-Arvier e Vonn. La francese è caduta e si è infortunata alla spalla, la statunitense è rimasta in piedi, ma ha accusato un forte dolore al solito ginocchio. Tra le big male l’austriaca Fenninger (11°) e la svizzera Gut (25°).

 

Analisi e numeri della discesa femminile

Marianne Kaufmann ha sfruttato le caratteristiche del pendio francese ed ha fatto valere la sua scorrevolezza. E’ stata velocissima dall’inizio alla fine del percorso e ha centrato la meritata vittoria lasciando andare gli sci con grande naturalezza. La ventisettenne elvetica (nata a Krinau il 1 aprile 1986) ha ottenuto il 1° successo in carriera. 65° podio in Coppa del Mondo per la Maze (3° stagionale), 1° grande piazzamento per la Huetter. Il risultato di oggi ha cambiato il volto della classifica generale. Tina Weirather si è infatti portata al comando (495 punti) superando Riesch (490) e Gut (488). 4° piazza per la Fenninger (461), 16° per Elena Fanchini che resta la migliore delle italiane (165).

 

Le gare di domenica

Il fine settimana della Coppa del Mondo di sci alpino si chiuderà domani con due giganti. Gli uomini saranno in gara sulle nevi italiane dell’Alta Badia (prima manche dalle ore 9:30, seconda dalle ore 12:30), le donne si sfideranno invece sul pendio francese della Val d’Isere (run iniziale dalle 10:30, atto decisivo dalle 13:30).