Mondiali 2013: Poker Norvegia nello skiathlon donne!

Bjoergen firma lo skiathlon femminile ai Mondiali di sci di fondo..
In Val di Fiemme trionfo norvegese: argento Johaug, bronzo Weng!

Skiathlon femminile: Dominio Norvegia

Terza giornata dei Mondiali di sci nordico della Val di Fiemme dedicata al fondo ed in particolare alle due prove di skiathlon. La gara femminile (7,5 km a tecnica classica più 7,5 km a tecnica libera) ha messo in mostra la superiorità della Norvegia. La squadra scandinava ha infatti monopolizzato il podio ed ha piazzato 4 atlete nelle prime 4 posizioni. A vincere il titolo iridato è stata, come pronostico, Marit Bjoergen. La più forte fondista di tutti i tempi ha tagliato la linea del traguardo in 39’04”4 ed ha preceduto di 3”4 Therese Johaug. A 14”9 Heidi Weng e a 16”3 Kristin Stoermen Steira.

La polacca Justyna Kowalczyk ha concluso la prova in 5° piazza (a 27”1). Più indietro le altre: 6° a 41”2 la svedese Charlotte Kalla, 7° a 46”9 la russa Yulia Tchekaleva, 8° a 48”8 la finlandese Krista Lahteenmaki, 9° a 1’06”5 l’altra norvegese Astrid Jacobsen e 10° a 1’07”5 la giapponese Masako Ishida. Deludenti le italiane: 19° Virginia De Martin Topranin (a 1’56”6), 31° Deborah Agreiter, 33° Veronica Cavallar e 42° Lucia Scardoni.

 

La storia dello skiathlon femminile

Inizio soft a tecnica classica, ma ritmo che aumenta con il passare dei chilometri. Il forcing delle big sgrana il gruppo e a metà gara molte sono ormai fuori dalla lotta per le medaglie. La finlandese Niskanen passa in 20’06”2 ai 7,5 km e con lei ci sono Kowalczyk, Kalla, Bjoergen, Lahteenmaki, Weng, Johaug, Steira, Kylloenen e Jacobsen. Tra le 10 atlete di testa ci sono quindi 5 norvegesi, 3 finlandesi, 1 polacca e 1 svedese. Staccate le russe e le italiane. La migliore tra le nostre in alternato è De Martin Topranin (16° a 32”).

Le fondiste cambiano gli sci nelle rispettive postazioni e ripartono per i 7,5 km in tecnica libera. “Pit-stop” rapido per Johaug, Bjoergen, Kowalczyk, Weng e Steira. Pagano dazio invece le altre che si vedono costrette a rincorrere. Kalla e Lahteenmaki sono distanti 15”. Nel gruppetto che comanda la prova ci sono 4 norvegesi. Gioco di squadra tra le scandinave e Kowalczyk costretta ad arrendersi. Bjoergen se ne va nella penultima salita con Johaug e nell’ascesa finale stacca anche la connazionale. L’oro è suo, mentre Weng si aggiudica lo sprint con Steira e va al bronzo.

 

L’analisi dello skiathlon femminile

La Norvegia ha dominato la gara e ha dimostrato di essere di un altro pianeta rispetto al resto del mondo. La parte a tecnica classica è stata piuttosto equilibrata, mentre nello skating le scandinave hanno fatto il vuoto. Il forcing della Bjoergen ha rotto la gara e ha messo in croce le altre. Kowalczyk ha ceduto allo strapotere della Norvegia nel finale. Deludente la gara di Kalla e delle finlandesi che sono crollate nella fase a tecnica libera. Russe in difficoltà fin da subito, azzurre mai in gara per le posizioni importanti. Dalla De Martin Topranin ci aspettavamo di più in alternato. La squadra italiana paga un ricambio generazionale ancora in via di assestamento.

 

Le protagoniste dello skiathlon femminile

Marit Bjoergen ha conquistato il 10° oro mondiale (16 i podi), ha collezionato l’84° affermazione complessiva in carriera ed ha arricchito un palmares in cui spiccano tra l’altro 3 titoli olimpici (7 medaglie totali) e 3 Coppe del Mondo. Numeri che fanno della quasi trentatreenne norvegese (nata il 21 marzo 1980) la più forte fondista di sempre.

La ventiquattrenne Therese Johaug (nata il 25 giugno 1988) ha conquistato la 5° medaglia mondiale (2 ori, 1 argento e 2 bronzi), la ventunenne Heidi Weng (nata il 20 luglio 1991) è invece salita per la 1° volta sul podio iridato.

Soltanto una volta la Norvegia aveva monopolizzato il podio (nella 20 km disputata a Seefeld nel 1985), mai però aveva conquistato le prime 4 posizioni. Risultato storico, in conseguenza di un dominio senza precedenti. Giù il cappello..