Tour de Ski: In otto per il successo!

Northug, Cologna, Legkov e Vylegzhanin tra gli uomini
Kowalczyk, Kalla, Johaug e Steira tra le donne.

 

Tour de Ski approdato in Italia

La prima tappa italiana del Tour de Ski 2012-2013 ha regalato grande spettacolo. Lo splendido paesaggio di Cortina ha fatto da impareggiabile cornice alle due gare odierne, entrambe a tecnica libera e con partenza ad handicap.. La 35 km maschile ha testimoniato la superiorità di Northug, Legkov, Cologna e Vylegzhanin, la 15 km femminile ha premiato Justyna Kowalczyk e ha fatto registrare la prepotente rimonta di Kalla, Johaug e Steira. Le classifiche si sono accorciate, l’equilibrio regna sovrano, in 8 possono ancora puntare alla vittoria: 4 uomini e 4 donne. La 7° edizione del Tour de Ski si conferma incerta e si risolverà, come da pronostico, solo nell’ultima tappa.

Uomini: In 4 per il successo

La 35 km a tecnica libera maschile con partenza ad handicap che si è disputata oggi pomeriggio sul tracciato Cortina – Dobbiaco ha decretato il successo di Petter Northug. Il ventisettenne norvegese (è nato a Levanger il 6 gennaio 1986) ha preceduto di pochi centesimi il russo Alexander Legkov (0”7) e lo svizzero Dario Cologna (0”9). 4° posto per l’altro russo Maxim Vylegzhanin (a 1”6) che ha così perso la leadership in graduatoria. A più di 1’25” il quartetto formato dal russo Ilia Chernousov, dal canadese Alex Harvey, dallo svedese Markus Hellner e dal ceco Lukas Bauer, mentre il grosso del plotone (14 fondisti racchiusi nello spazio di appena 4”) ha tagliato il traguardo con un ritardo di 1’45” ed è stato regolato dal norvegese Krogh. Tra i componenti del gruppo principale anche l’azzurro Giorgio Di Centa che si è classificato 22° (a 1’50”6). Distacchi pesanti per gli altri italiani: 26° Noeckler (4’08”4), 27° Checchi (4’08”5), 31° Moriggl (4’09”7), 36° Clara (4’11”5), 41° Clementi (5’51”5), 51° Scola (8’14”0) e 59° Pellegrin (8’42”6). Non è invece partito Federico Pellegrino che aveva comunque fatto in pieno il proprio dovere salendo sul secondo gradino del podio nella sprint disputata due giorni fa nella Val Mustair.

Le indicazioni in ambito maschile

La gara odierna è stata molto equilibrata. Vylegzhanin è partito con pochi secondi su Cologna e Northug, ma si è visto raggiungere dai due inseguitori poco dopo il via. Sul terzetto dei migliori sono rientrati anche Harvey e Legkov che hanno quindi recuperato 30” di ritardo. I 5 sono andati avanti di pari passo per diversi chilometri, mentre dietro su Chernousov si sono riportati Hellner e Bauer. I russi hanno provato a tirare il collo a Cologna e Northug, ma tra i big il solo a cedere è stato Harvey. Canadese in crisi e ripreso dagli inseguitori. Il distacco tra i due gruppi è aumentato con il passare dei chilometri ed i migliori quattro sono così arrivati a giocarsi il successo. Allo sprint non c’è stata storia. Northug ha sprigionato la sua potenza e ha preceduto il pur veloce Legkov. Il norvegese si è portato al comando della graduatoria (5”7 su Legkov, 10”9 su Cologna, 16” su Vylegzhanin) e ha dimostrato di avere una condizione nettamente superiore rispetto alla passata edizione del Tour. Legkov è stato invece il più veloce tra i big (quasi 19” meglio di Northug). In 4 si giocheranno il successo. Cologna rimane il grande favorito in chiave successo. Perché sul Cermis ha già vinto, perché sta crescendo di forma e perché tiene anche nelle frazioni in classico.. Sono salite prepotentemente le quotazioni di Northug. Il norvegese è in forma e ha saputo gareggiare con intelligenza tattica.. Non si è spremuto più di tanto e nel finale ha giustiziato i rivali. La scalata del Cermis potrebbe risultargli indigesta, ma ha preparato l’evento e ha le doti per centrare il massimo risultato. Assolutamente in linea per l’obiettivo anche i 2 russi. Legkov è in splendida forma ed è un osso durissimo, Vylegzhanin è forse il meno dotato per le pendenze del Cermis, ma nelle due prove a tecnica classica potrebbe guadagnare terreno rispetto agli altri. Ormai fuori dai giochi il ceco Bauer e lo svedese Hellner. Tra gli italiani si è salvato solamente Di Centa. Il veterano del team azzurro (40 anni compiuti il 7 ottobre) ha disputato una prova maiuscola ed ha recuperato 49” rispetto alla testa della gara.. Considerando i distacchi un piazzamento nella top ten non è certo da escludere. Crollati invece Noeckler (ha perso oltre 2’) e tutti gli altri rappresentanti del nostro movimento. Una considerazione viene spontanea. Se Di Centa (tanto di cappello per lui) è ancora il migliore degli azzurri significa che il livello del team è mediocre e che il ricambio generazionale è lontano dall’essere realizzato.

Donne: 4 per il titolo di regina

La 15 km a tecnica libera femminile con partenza ad handicap ha premiato Justyna Kowalczyk. La trentenne polacca (nata il 19 gennaio 1983 a Limanowa) è partita con 50” di vantaggio e nonostante la fatica è riuscita a difendersi. La Kowalczyk ha tagliato il traguardo con 18” sulla svedese Charlotte Kalla. 3° e 4° piazza per le norvegesi Therese Johaug (a 18”7) e Kristin Stoermen Steira (a 19”2), mentre il gruppetto composto dalla finlandese Kylloenen, dalla teutonica Hermann, dall’altra norvegese Jacobsen e dalla statunitense Randall ha concluso la prova con oltre 43” di ritardo. In casa Italia buone le prestazioni di Virginia De Martin Topranin (24° a 3’48”08) e Debora Agreiter (26° a 3’48”9). Più lontane le altre: 31° a 4’34”9 Ilaria Debertolis, 39° a 5’12”7 Marina Piller, 41° a 5’19 Veronica Cavallar.

Le quotazioni in ambito femminile

Kowalczyk ha gestito il margine nella prima parte di frazione, poi ha subito la rimonta operata da Johaug, Kalla e Steira. La polacca ha gestito le ultime energie, si è confermata in testa alla classifica e resta la grande favorita in ottica vittoria finale. Il suo vantaggio si è decisamente ridotto (23”3 su Kalla, 28” su Johaug, 34”2 su Steira), ma nelle gare a tecnica classica potrebbe nuovamente aumentare. Steira sembra un gradino sotto e dovrà tentare il tutto per tutto nelle prossime due prove, Kalla e Johaug hanno invece le qualità per domare la salita del Cermis. La svedese è in forma e nella 15 km odierna è stata la migliore del lotto (1’14” meglio della Kowalczyk e 42” più veloce della Johaug tanto per capirci), la norvegese ha fisico e tecnica per dare spettacolo sul Cermis. Distacchi ridotti anche per Kylloenen (58″1), Hermann (58″3), Jacobsen (59″) e Randall (59″3), ma queste 4 atlete difficilmente potranno puntare alla vittoria. Positiva la prova delle 2 migliori azzurre. De Martin Topranin e Agreiter hanno infatti tenuto più o meno la stessa andatura di Justyna Kowalczyk ed hanno dimostrato di avere ulteriori margini di crescita.

Le prossime tappe del Tour de Ski

Domani a Dobbiaco si disputeranno due prove a tecnica classica (5 km per i maschi, 3 per le femmine), sabato la carovana si sposterà in Val di Fiemme per le 2 frazioni conclusive.. Il 5 gennaio è in programma una mass start a tecnica classica (15 km per gli uomini e 10 per le donne), domenica chiusura in grande stile con la sempre spettacolare scalata del Cermis (9 km complessivi a tecnica libera sia per i maschi che per le femmine). Northug, Cologna, Legkov e Vylegzhanin lotteranno per il successo tra gli uomini, Kowalczyk, Kalla, Johaug e Steira si contenderanno lo scettro tra le donne. Tanta incertezza e spettacolo assicurato!