Sci di fondo: Tour de Ski nel vivo

Tra gli uomini Vylegzhanin precede Cologna e Northug 
Tra le donne Kowalczyk davanti a Johaug e Steira.

 

Il Tour de Ski 2012-2013

La 7° edizione del Tour de Ski sbarca in Italia e si appresta a vivere la fase decisiva. La competizione a tappe più prestigiosa dello sci di fondo si è aperta ad Oberhof (Germania) lo scorso 29 dicembre e ha già offerto diversi spunti interessanti. 7 le tappe in programma (sia per gli uomini che per le donne), 3 quelle che si sono finora disputate. Domani a Cortina si svolgeranno due gare a tecnica libera con partenza ad handicap: 35 km per gli uomini, 15 per le donne. Il giorno seguente a Dobbiaco si disputeranno due prove a tecnica classica (5 km per i maschi, 3 per le femmine), poi la carovana si sposterà in Val di Fiemme per le 2 tappe finali. Il 5 gennaio mass start a tecnica classica (15 km per gli uomini, 10 per le donne), il giorno successivo chiusura in grande stile con la sempre affascinante scalata del Cermis (9 km totali a tecnica libera sia per i maschi che per le femmine). Solo allora sapremo chi scriverà il suo nome nell’albo d’oro del Tour de Ski.

La classifica maschile del Tour de Ski

La situazione in ambito maschile è ancora molto incerta. La graduatoria è al momento comandata da Maxim Vylegzhanin. Dopo 3 delle 7 prove complessive il russo ha 2”1 di vantaggio sullo svizzero Dario Cologna e 9” sul norvegese Petter Northug. Più staccati, ma ancora in gioco per il successo finale il canadese Alex Harvey (4° a 27”2), i russi Alexander Legkov (5° a 28”00) e Ilia Chernousov (6° a 52”4), lo svedese Markus Hellner (7° a 1’35”1) e il ceco Lukas Bauer (8° a 1’36”1). La lotta per la vittoria pare ormai ristretta a questi 8 atleti. Fuori dai giochi tutti gli italiani. Il migliore dei nostri è Dietmar Noeckler, 14° a 2’00”1. Molto più lontani gli altri azzurri: 26° Giorgio Di Centa (2’39”3), 32° David Hofer (2’52”3), 38° Thomas Moriggl (3’15”), 40° Fulvio Scola (3’25”3), 42° Roland Clara (3’30”2), 45° Valerio Checchi, 48° Mattia Pellegrin, 53° Fabio Pasini, 66° Fabrizio Clementi e 67° Federico Pellegrino. Gli italiani punteranno ad essere protagonisti negli arrivi parziali, anche se nella tecnica classica non sono affatto all’altezza della concorrenza. In ottica successo finale attenzione soprattutto a Dario Cologna. L’elvetico ha già vinto per 3 volte il Tour de Ski (2008-2009, 2010-2011 e 2011-2012) e possiede le qualità per puntare al favoloso poker. Northug vuole scrivere per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro e mettere in bacheca l’unico trofeo che manca alla sua collezione. I russi sono fortissimi in tecnica classica e hanno una condizione entusiasmante. Vylegzhanin guida la truppa, Legkov può giocare le sue carte. In ballo anche Hellner e Bauer, fondisti che hanno continuità e che sul Cermis potrebbero farsi valere. Classifica ancora da decidere ed equilibrio destinato a durare fino all’ultimo atto.

La classifica femminile del Tour de Ski

Molto più delineata la situazione in ambito femminile.. Con la norvegese Marit Bjoergen fuori dai giochi per un problema di natura fisica il ruolo di favorita spetta a Justyna Kowalczyk. La polacca sta rispettando i propositi della vigilia e guida la classifica generale con 50”3 di vantaggio sulla norvegese Therese Johaug. In 3° posizione c’è l’altra scandinava Kristin Stoermen Steira che accusa ad oggi 1’00”9 di ritardo. 4° la tedesca Denise Hermann (a 1’05”3), 5° la statunitense Kikkan Randall (a 1’18”1), 6° la finlandese Anne Kylloenen (a 1’29”1), 7° la svedese Charlotte Kalla (a 1’32”2) e 8° l’altra norvegese Astrid Jacobsen (a 1’36”5). La Kowalczyk è favorita in ottica successo finale. Perché ha un discreto vantaggio, perché ha vinto le ultime 3 edizioni e perché ha esperienza e condizione superiore alle rivali.. Johaug deve rimanere agganciata alla polacca e poi tentare il tutto per tutto sul Cermis, Steira deve sfruttare le frazioni a tecnica classica, Kalla ha ritrovato lo smalto del 2008 (anno in cui si aggiudicò il Tour de Ski) e può sfruttare un’eventuale debacle delle altre. Randall tagliata fuori nonostante la buona classifica, Hermann e Kylloenen alla ricerca dei propri limiti e per questo ancora da valutare. La migliore tra le italiane è Virginia De Martin Topranin, 31° a 3’39”2. Più dietro Agreiter (35° a 3’45”), Debertolis (42°), Cavallar (44°) e Piller (45°). Nessuna ha chance di ottenere risultati, nella classifica generale e negli arrivi di tappa.

Il prologo di Oberhof

Il Tour de Ski 2012-2013 si è aperto con il prologo di Oberhof. In campo maschile si è imposto Petter Northug che ha coperto i 3,75 km a tecnica libera in 8’28”7. Il norvegese ha preceduto di 6”1 Hellner e di 7”2 Legkov. Ai piedi del podio Cologna, Chernousov ed Harvey, a seguire Vylegzhanin, i cechi Jaks e Razym e l’elvetico Perl. Buona la prova degli azzurri. Hofer si è piazzato 11° (a 13”6), Di Centa ha chiuso 14° (17”2), Clara è giunto 17° (21”3). Male Bauer (18°) ed il kazako Poltoranin (25°).
Tra le donne ha invece vinto Kikkan Randall. La statunitense ha coperto i 2,5 km a tecnica libera in 7’28”1 e ha preceduto di 4”4 Charlotte Kalla. In 3° piazza Kowalczyk, ai piedi del podio Hermann e Roponen (Fin).. La top ten è stata completata dalla Jacobsen, dalle francesi Hugue e Aymonier, dalla russa Tchekaleva e dalla Steira. La sola azzurra capace di piazzarsi tra le migliori è stata Debora Agreiter (23° a 20”8), mentre De Martin Topranin e Debertolis hanno chiuso 42° e 43°. Tra le big male Johaug (13°) e Kylloenen (18°).

La 2° tappa di Oberhof

Il 30 dicembre il circuito di Oberhof ha ospitato le due prove a tecnica classica con partenza ad handicap. La 15 km maschile ha messo in evidenza la strepitosa condizione dei russi. Vylegzhanin ha completato la sua gara in 39’47”00 ed ha battuto allo sprint Legkov. 3° piazza per Northug che ha tagliato il traguardo con 6”5 di ritardo, pochi centesimi davanti ad Harvey. 5° posto per Cologna, poi Chernousov, Heikkinen (Fin) e Bauer. Tra gli azzurri positiva la prestazione di Noeckler che ha chiuso in 12° piazza (1’13”9). 30° Di Centa (1’56”9), 36° Hofer (2’16”8), 38° Moriggl (2’21”5), 41° Clara (2’36”3). Northug è stato ripreso in avvio di gara dai 7 immediati inseguitori, ma nel finale è stato staccato dai russi. Vylegzhanin ha messo in riga Legkov e ha mostrato la sua forza.
La 10 km femminile (sempre a tecnica classica con partenza ad handicap) ha fatto registrare il dominio della Kowalczyk. La polacca ha vinto in 25’01”4 e ha distrutto la concorrenza con una prova da urlo. Johaug ha tagliato il traguardo con 41”4 di ritardo, Kylloenen si è resa protagonista di una bella rimonta e ha chiuso al 3° posto (a 45”). 4° piazza per la Hermann, poi Steira, Jacobsen e le finlandesi Niskanen, Saarinen, Roponen e Lahteenmaki. Male Kalla (11° a 1’24”6) e Randall (14° a 1’33”3). Kowalczyk si è portata subito in testa ed ha allungato nella seconda parte di gara. La migliore azzurra è stata De Martin Topranin (29° a 2’32”1).

La sprint della Val Mustair

Lunedì 1 gennaio la Val Mustair ha ospitato le sprint a tecnica libera. Le nevi svizzere hanno messo in evidenza le qualità di Finn Haagen Krogh e Kikkan Randall. Il giovane norvegese (nato il 6/09/1990) ha dettato legge in campo maschile aggiudicandosi la finale davanti all’azzurro Federico Pellegrino (ottima prestazione la sua), al canadese Len Valjas e al padrone di casa Dario Cologna. 5° e 6° posto per gli svedesi Halfvarsson e Joensson, out in semifinale Hellner (7°), Northug (8°), Vylegzhanin (10°) ed Harvey (12°), fuori nei quarti Legkov (19°), eliminato in qualifica Bauer (44°). Italia sugli scudi grazie al superlativo Pellegrino, mentre gli altri hanno deluso le aspettative. Fuori nei quarti Pasini (20°), Hofer (21°), Di Centa (23°), Scola (24°), out in qualifica Moriggl (38°), Clara (40°), Clementi (48°), Noeckler (54°), Pellegrin (63°) e Checchi (69°).
Krogh eccelso tra gli uomini, Kikkan Randall straordinaria tra le donne. La statunitense ha dominato la gara battendo per distacco le norvegesi Oestberg e Weng. Ko in finale anche Kolb (Ger), Steira e Kalla, fuori in semifinale Kowalczyk (7°), Hermann (8°) e Johaug (10°), out nei quarti Kylloenen (26°). Male le italiane: eliminata nei quarti Debertolis (21°), subito fuori Agreiter (35°), Cavallar (48°), Piller (51°) e De Martin Topranin (54°).