Sundby firma il Tour de Ski maschile!
Sundby ha regalato alla Norvegia il primo trionfo tra gli uomini.. Male Northug e gli italiani, superlativo Duerr!
Sundby domina il Tour de Ski maschile!
Martin Johnsrud Sundby ha vinto l’8° edizione al maschile del Tour de Ski ed ha regalato alla Norvegia una giornata storica. Il forte scandinavo ha infatti eguagliato quanto fatto poco prima dalla connazionale Johaug e ha scritto il suo nome nell’albo d’oro della più prestigiosa gara a tappe di sci di fondo. Il successo di Sundby è maturato in modo diverso rispetto a quello firmato dalla bella Therese. Il ventinovenne scandinavo è infatti partito con un bel margine rispetto agli avversari e nelle terribili rampe del Cermis ha gestito la situazione con relativa facilità. Ha aumentato il vantaggio su Northug ed ha tenuto a distanza il sorprendente Jespersen. La Norvegia ha monopolizzato i primi due gradini del podio, mentre sul terzo è salito il sempre più esplosivo austriaco Duerr. Sundby si è dimostrato il più forte ed ha regalato al suo paese il primo trionfo maschile della storia con una prestazione di straordinaria sostanza. La salita del Cermis si è invece confermata troppo ostica per Northug che ha pagato pesantemente dazio scivolando in 4° piazza. Italia positiva nell’ultimo giorno, ma relegata a lottare per le retrovie di una classifica dominata dagli atleti norvegesi.
Il successo di Sundby
Martin Johnsrud Sundby ha firmato il Tour de Ski maschile 2013-2014 in 3 ore, 5 minuti, 52 secondi e 2 decimi. Il norvegese si è imposto nella corsa a tappe (7 frazioni) con 36” sul connazionale Chris Jespersen e con 1’05”9 sull’austriaco Johannes Duerr. 4° a 1’49”5 Petter Northug (Nor), 5° a 1’55”7 Sjur Roethe (Nor), 6° a 2’33”6 Alexander Legkov (Rus), 7° a 2’45”6 Tord Asle Gjerdalen (Nor), 8° a 2’56”4 Ilia Chernousov (Rus), 9° a 3’06”5 Calle Halfvarsson (Sve) e 10° a 3’19”1 Didrik Toenseth (Nor). Il migliore tra gli italiani è stato Giorgio Di Centa che si è piazzato al 18° posto (con un ritardo di 4’22”4). Solo 40° Thomas Moriggl (a 9’50”4), mentre all’ultimo atto del Tour de Ski non hanno preso parte gli altri azzurri Pellegrin e Noeckler (e altri 12 atleti tra cui il canadese Harvey). 49 in totale coloro che hanno portato a termine la prova transitando in cima al Cermis. Giusto ribadire il dominio della Norvegia che ha piazzato 4 fondisti tra i migliori 5 (6 tra i primi 10).
Duerr ha firmato l’ultimo atto
Il miglior riscontro cronometrico della tappa conclusiva lo ha fatto registrare Johannes Duerr. L’austriaco ha coperto i 9 km della prova in tecnica libera (6 di pianura, 3 di salita) in 31’54”7 e ha rifilato 4”1 a Jespersen.. A 10”5 Roethe, a 19”4 Babikov (Can), a 20” Duvillard (Fra), a 23”8 Dyrhaug (Nor), a 27” Di Centa e a 31”7 Gjerdalen. 12° crono parziale per Moriggl (a 48”5), 15° per Sundby (a 54”9), 18° per Legkov (a 1’07”2), 23° per Toenseth (a 1’17”8), 31° per Chernousov (a 1’42”3), 36° per Northug (a 1’55”9), 37° per Halfvarsson (a 1’56”7).
I numeri al maschile
Sundby ha conquistato il 4° successo individuale in Coppa del Mondo (oltre a 3 acuti nelle staffette) ed ha centrato la 2° vittoria stagionale (dopo quella ottenuta lo scorso 1 dicembre nella graduatoria del Nordic Opening di Kuusamo). Il ventinovenne norvegese (è nato a Oslo il 26 settembre 1984) ha esultato per la 1° volta nel Tour de Ski e si è portato in testa alla classifica di Coppa del Mondo. Sundby ha gestito la situazione e nelle 7 gare disputate in questa competizione ha dimostrato di aver raggiunto un livello davvero alto. E’ andato forte in tecnica libera ed in tecnica classica, ha offerto prestazioni incoraggianti nelle sprint e nelle prove lunghe, ha fatto vedere continuità, classe, grinta ed una straripante condizione. Ovvio che diventi uno dei favoriti per la conquista della sfera di cristallo, doveroso inserirlo tra i protagonisti delle Olimpiadi di Sochi. Duerr ha confermato di essere il miglior scalatore dello sci di fondo. L’austriaco ha collezionato il 1° successo in carriera ed ha coronato con il podio un Tour de Ski davvero fantastico. La sorpresa di giornata è stata Jespersen, mentre Northug ha sofferto ancora una volta le terribili pendenze del Cermis. A chiarire tale aspetto arrivano i numeri. Il detentore della sfera di cristallo ha coperto i 9 km di gara in 33’50”6, la Johaug ha vinto la prova femminile (stessa distanza) in 34’19”8.. Nemmeno 30” di differenza tra il migliore fondista del panorama maschile e la scalatrice regina al femminile. Cermis quanto mai indigesto quindi per Northug. In casa Italia Di Centa e Moriggl hanno fatto registrare buoni tempi, ma questo non addolcisce comunque la pillola di un Tour de Ski a dir poco deficitario. In questa edizione 2 acuti per la Norvegia (di Sundby e Northug), 1 per Canada (Harvey), Svezia (Halfvarsson), Stati Uniti (Hamilton), Kazakistan (Poltoranin) ed Austria (Duerr). Per l’Italia il podio di Federico Pellegrino nella sprint di Oberhof.
Norvegia al 1° acuto
Sundby ha regalato alla Norvegia il 1° successo maschile al Tour de Ski, Jespersen ha permesso alla nazione scandinava di occupare i primi due gradini del podio (5 su 6 considerando la tripletta in campo femminile), Duerr ha riportato l’Austria nel gotha del fondo mondiale. Nelle precedenti 7 edizioni del Tour de Ski avevano esultato lo svizzero Dario Cologna (2009, 2011 e 2012), il ceco Lukas Bauer (2008 e 2010), il tedesco Tobias Angerer (2007) e il russo Alexander Legkov (2013). La Norvegia è salita a quota 7 podi (1 vittoria, 4 secondi e 2 terzi posti) ed ha firmato la prima doppietta della storia maschile del Tour de Ski. Italia ancora ferma al 3° posto conquistato da Giorgio Di Centa nel 2008.