Slittino: La “leggenda” Zoeggeler
Armin Zoeggeler ha vinto a Park City ed ha centrato la 56° vittoria in Coppa del Mondo.. Il fenomeno azzurro vola in vista delle Olimpiadi
Zoeggeler disegna la 56° perla
Il ruggito del campione è risuonato forte e chiaro. Dal “budello” statunitense di Park City fino a quello russo di Sochi. Tutti in piedi ad applaudire Armin Zoeggeler. Il fenomeno italiano è tornato sul gradino più alto del podio della Coppa del Mondo di slittino ed ha allo stesso tempo lanciato un segnale importante in vista delle Olimpiadi Invernali che si svolgeranno da metà febbraio. Zoeggeler ha conquistato il 56° successo della sua inimitabile carriera ed ha regalato una bellissima vittoria allo slittino azzurro. Armin sarà il portabandiera dell’Italia ai Giochi di Sochi e per quanto visto a Park City sarà anche uno dei pretendenti alle medaglie. Con i suoi 40 anni (li compirà il prossimo 4 gennaio), con la consueta classe, con la solita voglia di essere sempre al top e con i suoi numeri da leggenda vivente. Icona dello sport italiano, monumento dello slittino mondiale. Azzurri tenuti a galla dal più grande di sempre in un fine settimana meno ricco di soddisfazioni per la Germania..
Zoeggeler re indiscusso
Armin Zoeggeler ha vinto la prova di singolo maschile che si è disputata a Park City. L’azzurro ha chiuso la prova in 1’30”599 ed ha anticipato di 0”240 il sempre più convincente statunitense Chris Mazdzer. Sul terzo gradino del podio è salito l’austriaco Wolfgang Kindl che ha accusato un distacco di 0”324. 4° posizione per l’altro azzurro Dominik Fischnaller (a 0”334), 5° e 6° per i tedeschi Felix Loch (a 0”341) e David Moller (a 0”423) e 7° per il norvegese Thor Haug Norbech (a 0”574). A seguire il canadese Edney, molto più indietro invece gli altri teutonici Ludwig (10°) e Langenhan (15°).
Zoeggeler ha dominato entrambe le discese e ha dimostrato di aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori. Si è imposto con autorità, ha dettato legge senza commettere alcun tipo di errore ed ha messo in fila avversari di gran lunga più giovani. L’azzurro ha fatto registrare il miglior tempo nella manche di apertura (45”292) e ha chiarito le proprie intenzioni infliggendo distacchi considerevoli al resto della truppa: 0”226 a Moller, 0”238 a Loch e Mazdzer, 0”273 a Fischnaller, 0”298 a Kindl e 0”321 a Edney. Nella seconda manche Armin non si è limitato a gestire, ma ha firmando ancora il miglior riscontro cronometrico (45”307) ed ha aumentato il suo margine. 2° tempo di run per Mazdzer (a 0”002), a 0”026 Kindl, a 0”061 Fischnaller, a 0”103 Loch, a 0”156 Norbech e a 0”197 Moller. In conseguenza di questo i due tedeschi hanno perso la chance di salire sul podio a vantaggio del bravissimo statunitense (al 2° grande risultato di fila) e del sorprende austriaco. Buona prova di Dominik Fischnaller che si è confermato ormai a pieno titolo tra i grandi della specialità, magistrale a tutti gli effetti la performance di sua maestà Armin Zoeggeler.
I numeri del fenomeno azzurro
Armin Zoeggeler è salito sul podio di Coppa del Mondo per la 101° volta e ha conquistato la 56° affermazione della sua ineguagliabile carriera (nessuno come lui nella storia dello slittino). Doveroso ricordare che nel suo palmares ci sono anche 5 medaglie olimpiche (2 ori, 1 argento e 2 bronzi), 10 podi mondiali a livello individuale (6-3-1) e 10 sfere di cristallo. Zoeggeler ha vinto la 1° gara in Coppa del Mondo nel 1995 (ad Oberhof) e da allora è rimasto a secco in una sola stagione (nel 2004-2005). Non centrava il massimo risultato dal 9 febbraio (nel “budello” statunitense di Lake Placid). Loch si consola restando al comando della classifica (385 punti) con 30 lunghezze su Fischnaller, 35 su Moller e 49 su Zoeggeler.
Doppio tedesco
Pronostico rispettato nel doppio maschile con il successo ottenuto da Tobias Wendl e Tobias Arlt. I tedeschi si sono imposti in 43”517 ed hanno preceduto di 0”162 gli austriaci Andreas e Wolfgang Linger. 3° posto per gli altri teutonici Toni Eggert e Sascha Benecken (a 0”221), 4° e 5° piazza per gli equipaggi italiani composti da Ludwig Rieder – Patrick Rastner (a 0”359) e da Christian Oberstolz – Patrick Gruber (a 0”422), mentre in 6° posizione si sono piazzati Penz-Fischler (Aut). Wendl-Arlt hanno dominato la prima manche scendendo in 43”517 (0”229 su Eggert-Benecken, 0”263 sui fratelli Linger, 0”294 su Oberstolz-Gruber e 0”300 su Rieder-Rastner) e hanno difeso il margine nella seconda run (43”809). Il miglior crono è stato firmato dai Linger in 43”708 (a 0”094 Eggert-Benecken, a 0”101 Wendl-Arlt, a 0”160 Rieder-Rastner, a 0”229 Oberstolz-Gruber)
Wendl e Arlt hanno ottenuto il 4° successo sulle 5 gare disputate in stagione, hanno centrato la 21° vittoria in Coppa del Mondo e si sono confermati al comando della classifica con 485 punti (125 lunghezze su Eggert-Benecken e 183 su Oberstolz-Gruber).
Solita storia nello slittino femminile
Sempre più inquietante il dominio al femminile di Natalie Geisenberger. La formidabile tedesca ha messo la firma anche nella gara disputata a Park City ed ha collezionato la 5° affermazione sulle 5 prove disputate nel corso di questa stagione (21 successi in Coppa del Mondo, 11 nelle ultime 13 gare). Geisenberger ha vinto in 1’27”628 e ha preceduto di 0”193 la connazionale Anke Wischnewski. A 0”261 Alex Gough (Can), a 0”301 Kate Hansen (Usa), a 0”362 Dajana Eitberger (Ger), a 0”375 Julia Clukey (Usa) ed a 0”379 Tatjana Hufner (Ger). 12° l’azzurra Sandra Gasparini (0”535). Geisenberger ha dominato entrambe le manche. Nella prima run (43”826) ha inflitto 0”074 a Hansen, 0”136 a Eitberger, 0”142 alla statunitense Britcher (9° al termine), 0”148 a Wischnewski e 0”154 a Gough (0”282 a Gasparini), nella seconda ha fatto ancora meglio (43”802) ed ha aumentato il suo vantaggio. Wischnewski e Gough hanno recuperato terreno e sono salite sul podio, la Hufner non è invece riuscita ad avvicinare le posizioni buone dopo una prima parte di gara deludente (11°), mentre Hansen e Eitberger non sono riuscite a difendere le rispettive posizioni. Geisenberger è in testa alla classifica con 500 punti (159 lunghezze di margine su Wischnewski).