Coppa Davis: da venerdì a domenica la finalissima
In campo la Repubblica Ceca di Berdych e la Spagna orfana di Nadal
La Coppa Davis numero 100
La stagione del grande tennis è arrivata all’ultimo atto. Da venerdì 16 a domenica 18 novembre la Repubblica Ceca e la Spagna si contenderanno infatti la Coppa Davis edizione 2012. La finalissima si giocherà nell’O2 Arena di Praga e si preannuncia molto equilibrata. I cechi potranno sfruttare il fattore campo ed una superficie velocissima, gli iberici proveranno a confermarsi campioni nonostante la pesante assenza di Rafael Nadal (che sta comunque recuperando in vista della prossima stagione). Le Furie Rosse di capitan Corretja punteranno soprattutto sulla favolosa solidità di Ferrer, la Repubblica Ceca metterà sul piatto il talento cristallino di Berdych. David e Tomas sono gli uomini più attesi di questa finale, ma il duello tra i due giocatori più rappresentativi potrebbe non essere decisivo in chiave successo finale. Molto dipenderà anche dalla vena degli altri due singolaristi (Almagro e Stepanek) e dalle sorti del doppio. Sarà la centesima edizione del torneo per nazioni più prestigioso.
Berdych e Ferrer
L’assenza di Nadal toglie spettacolo alla finale e aumenta ovviamente le possibilità di vittoria della Repubblica Ceca. Il miglior tennista in campo resta comunque spagnolo. David Ferrer occupa infatti il 5° posto della graduatoria Atp (6430 punti) e precede di una posizione il ceco Tomas Berdych (6° con 4605 punti totali). Ferrer non ha le qualità per essere considerato un campione assoluto, ma è atleta dotato di corsa, grinta e soprattutto costanza. Difficilmente lo vedremo sfoderare colpi da antologia, altrettanto difficilmente lo vedremo commettere errori banali. Per questo perde quasi sempre contro i fantastici quattro (Djokovic, Federer, Nadal e Murray), per questo è però in grado di battere spesso tutti gli altri. E’ un soldatino (termine usato con il massimo rispetto ci mancherebbe), è un moto perpetuo, è uno che non molla mai, ma non ha le potenzialità per vincere uno slam (almeno fino a quando dovrà confrontarsi con una concorrenza di tale livello). Però resta sempre nelle prime 5 o 6 posizioni della classifica mondiale e qualcosa in fondo all’anno porta sempre a casa. Nel 2012 ha vinto 7 tornei (tra cui il Master 1000 di Parigi) ed ha uno score di 74 successi contro 15 sconfitte, in carriera ha invece conquistato 18 tornei e non è mai arrivato a giocare una finale del Grande Slam (4 volte in semifinale tra Australian Open, Roland Garros, Us Open, mai oltre i quarti a Wimbledon). Ferrer ha 30 anni e rende al meglio sulla terra rossa, ma sulle superfici veloci non è certo l’ultimo arrivato.
Tomas Berdych ha talento da vendere, ma al contrario di Ferrer non ha un rendimento costante. Può vincere contro chiunque, ma può anche perdere con atleti di seconda fascia. E’ forte al servizio e ha colpi sopraffini, per esprimersi al meglio deve però essere al massimo della condizione psico-fisica. Il ventisettenne ceco è chiamato al definitivo salto di qualità e non ha ancora espresso le sue eccelse potenzialità. La finale di Coppa Davis è la sua grande opportunità e potrebbe rappresentare il giusto trampolino di lancio. Nel 2012 ha vinto soltanto 2 titoli (Stoccolma e Montpellier) e ha uno score di 60 successi contro 22 sconfitte. Non ha mai primeggiato nei tornei del grande slam, ma ha raggiunto la finale a Wimbledon 2010 e in altre 3 circostanze ha conquistato almeno la semifinale (nel 2011 e nel 2012 all’Australian Open e nel 2012 allo Us Open). Sulle superfici veloci tira fuori il meglio del suo repertorio ed in carriera ha conquistato 8 tornei.
Berdych è potenzialmente più forte, Ferrer offre maggiori garanzie. La differenza tra i due big non è enorme ed il risultato dello scontro diretto dipenderà dalla vena del ceco. Berdych pare leggermente favorito, ma l’esito del match è decisamente incerto. Entrambi dovrebbero aggiudicarsi senza troppi affanni le altre sfide. Ferrer è nettamente superiore a Stepanek, Berdych potrebbe fare più fatica con Almagro, ma la bilancia pende nettamente dalla sua parte.
Almagro e Stepanek
Tra i numeri due di Spagna e Repubblica Ceca c’è sicuramente maggiore divario. L’iberico Nicolas Almagro occupa l’11° posto della classifica Atp ed è tennista di spessore. Nel 2012 ha conquistato 2 titoli (Nizza e San Paolo) e ha vinto 58 match su 80. E’ fortissimo sulla terra e non a caso proprio al Roland Garros ha raccolto i risultati migliori nei tornei del grande slam (3 volte eliminato ai quarti). In carriera ha collezionato 12 affermazioni, mai però in palcoscenici importanti. Ha 27 anni, è forte sullo scambio da fondo campo ed incarna alla perfezione la tradizione tennistica spagnola.
Il punto debole della Repubblica Ceca nei singolari è rappresentato da Radzek Stepanek. Il 34enne di Karvina ha imboccato la via del tramonto sportivo e pare lontano anni luce dagli standard che nel 2006 lo portarono a essere numero 8 al mondo. Attualmente occupa il 37° posto in graduatoria. Nel 2012 non ha vinto nessun titolo e ha collezionato più sconfitte (25) che successi (23). In carriera ha trionfato in 5 tornei e nel 2006 arrivò alla finale di Wimbledon. In Coppa David si è sempre esaltato ed il fatto di essere al’ultima chiamata importante potrebbe caricarlo a dovere.
Almagro meglio di Stepanek, ma la superficie veloce e il calore del pubblico ceco potrebbero fare la differenza.
Doppio decisivo
A spostare gli equilibri della finale potrebbe essere il doppio. I cechi Ivo Milnar e Lukas Rosol (che nell’ultima edizione di Wimbledon sconfisse il già claudicante Nadal) sono sulla carta decisamente inferiori agli spagnoli Marcel Granollers e Marc Lopez. I padroni di casa giocheranno al posto dei titolari (Stepanek e Berdych appunto) e proveranno a compiere un’impresa quasi impossibile, gli iberici sono invece una coppia collaudata e nel 2012 hanno già vinto 4 tornei (compresa la finale di Roma). Difficile che il fattore campo possa stravolgere i valori, ma il match sarà sicuramente più equilibrato di quello che si potrebbe immaginare.
Spagna leggermente favorita
Nel complesso Spagna favorita, ma esito aperto a qualsiasi risultato. Gli iberici vanno a caccia della 6° insalatiera (dopo quelle vinte nel 2000, 2004, 2008, 2009 e 2011), la Repubblica Ceca cerca la 1° storica affermazione a 32 anni di distanza dal magistrale trionfo ottenuto dall’allora Cecoslovacchia di Ivan Lendl (contro l’Italia). La Spagna è arrivata alla finale superando Kazakistan, Austria e Stati Uniti, i cechi si sono qualificati per l’atto decisivo sconfiggendo Italia, Serbia, Argentina. Gli iberici sono avanti negli scontri diretti (4-2 compreso il netto successo ottenuto nella finale di Coppa Davis del 2009), la Repubblica Ceca cerca il bis dopo la vittoria conquistata dalle donne nella Fed Cup. La contesa si aprirà venerdì 16 novembre alle 16:00 con il confronto tra Ferrer e Stepanek, poi a seguire scenderanno in campo Berdych e Almagro. Sabato si giocherà il doppio, domenica se il punteggio sarà ancora in bilico si disputeranno gli altri due singolari. Vincerà chi conquisterà 3 successi su 5.