Epico Nadal: Batte Thiem ed è per 11 volte re del Roland Garros

Altra incredibile impresa di Nadal che grazie al successo in finale su Thiem ha centrato l’11° successo al Roland Garros firmando un record imbattibile. L’articolo di Paolo Rossi.

11 volte Nadal: Nulla da fare per Thiem

Rafael Nadal ha fatto “l’undecima” a Parigi vincendo in finale con Dominic Thiem per 6-4, 6-3, 6-2 in due ore e tre quarti. L’austriaco esce battuto ma ha tentato di scardinare la tremenda solidità dello spagnolo con il suo ottimo arsenale tennistico. Tuttavia non è bastato. Applausi infiniti dal pubblico del Philippe Chatrier rivolti a Nadal durante le premiazioni, con Rafael che si emoziona mente stringe al petto la Coppa dei Moschettieri, trofeo per lui abituale. Thiem aveva 12 anni quando Rafa giocò la sua prima finale a Parigi nel 2005 e vide quella partita in televisione. Non pensava in quel momento che sarebbe giunto lui stesso ad opporsi al Re della terra rossa proprio sullo stesso scenario.

Nadal ha conquistato 11 titoli in 14 partecipazioni al Roland Garros, ottenendo 86 vittorie e 2 sole sconfitte di cui una con Djokovic nel 2015, quando Novak giocò la stagione in modo stellare. L’altra sosta giunse in modo inaspettato contro Robin Soderling nel 2009, debacle che aprì il terreno all’unico successo parigino di Roger Federer. In tutto lo spagnolo ha vinto con questo nuovo trofeo, 17 titoli dello Slam su 24 finali disputate. È senza ombra di dubbio il miglior tennista di sempre sulla terra battuta e con buona probabilità rimarrà l’unico.

Nadal trionfo Roland Garros 2018, foto 1 di Patrick Boren

Primo set 64 Nadal durata 61′.

I testa a testa vedevano in vantaggio Nadal per 6 vittorie a 3 e d’altronde Thiem è stato già in grado batterlo sul rosso per due volte. La prima frazione è stata combattuta e caratterizzata da

due break iniziali ed un equilibrio successivo. Nadal ha tenuto i suoi servizi con meno fatica rispetto all’austriaco per una percentuale di prime palle decisamente più alta rispetto a Thiem. Sul 5-4 Rafa, Dominic è andato sotto 0-40 e ha perso il set all’istante. Nadal ha dimostrato ancora una volta di saper sfruttare al meglio ogni occasione appena si presenta sul campo.

Nadal trionfo Roland Garros 2018, foto 2 di Patrick Boren

Secondo set 6-3 Nadal durata 49′.

È Nadal ad iniziare i turni di battuta. Il break arriva sul punteggio di 1-0 in suo favore e Thiem va subito in affanno. Quando lo score passa 3-0 l’austriaco allarga le braccia e pare voler comunicare la propria impotenza al suo staff in tribuna. Tuttavia con sforzo massimale accorcia le distanze tenendo il servizio e si procura ben 2 palle per il 2-3. Ma lo spagnolo sa esaltarsi nei momenti difficili. Ribalta la situazione e passa sul 4-1. Sul 4-2 c’è stata una nuova opportunità break per Thiem ma Nadal con due palle corte improvvise e perfetta scelta tattica ha parato il colpo. Giunto 5-3, Nadal ha servito per il set e ha chiuso il parziale 6-3. Dopo un’ora e 50′ di gioco il maiorchino ha ipotecato il trofeo.

Nadal trionfo Roland Garros 2018, foto 3 di Patrick Boren

Terzo e decisivo set 6-2 Nadal

Thiem avvia il parziale e salva 3 palle break: 1-0. Nadal fa immediatamente il break e arriva 2-1. È questa la costante del match. Thiem gioca al massimo, pressoché fuori giri. Il suo motore ruota oltre il massimo consentito ma chi miete i punti importanti e li capitalizza è solo Nadal. Sul 2-1 e 30-0 accade un fatto insolito. Lo spagnolo si ferma per un improvviso problema al dito medio della mano sinistra e chiede l’intervento del fisioterapista. Dice di non riuscire a muovere bene la mano e stringere la racchetta. Ciò nonostante vince il game e va 3-1. Thiem tiene fino al 2-3. Sarà l’ultimo suo game vinto.

Nadal soffre ma va 4-2, fa un altro break e sigilla il 5-2. Lo spagnolo va a servire per il titolo. Gli mancano 4 punti per un nuovo bagno di gloria in Francia. Il 15-0 scaturisce da un errore di Thiem; un’altra palla out conduce al 30-0 e la successiva risposta al servizio terminata fuori regala il 40-0. Manca un solo punto per ri-sollevare la Coppa. Ma Thiem annulla tutte e 3 le palle per il match. Nadal torna nuovamente al match point, il quarto, ma l’austriaco ottiene ancora la parità. Una nuova palla out di Thiem regala il quinto match point. Rafael mette dentro la prima palla di battuta che Dominic spedisce lunga. Nadal centra “l’undecima” a Parigi e alza le braccia al cielo in segno di gratitudine. Dire che è il Re del Roland Garros non da un senso pieno alla sua incredibile impresa.

Nadal trionfo Roland Garros 2018, foto 4 di Patrick Boren

Le parole di Nadal

“Se a 25 anni mi avessero detto che sette anni dopo sarei stato ancora qui con questo trofeo accanto non ci avrei creduto. Nella mia carriera ho perso tempo per infortuni vari ed anche quest’anno non ho giocato Acapulco, Indian Wells, Miami. È da Monte Carlo in poi che riesco a finire i tornei come voglio ed essere qui oggi con questo trofeo è un’emozione indescrivibile. Quando la folla gridava il mio nome e applaudiva mi sono talmente commosso….”. 

Emozionato e stanco Rafael Nadal non vuole pensare alla classifica:

“Prendo il momento come viene. Sono felice per questa vittoria. Rimanere numero 1 è importante ma è più importante per me vincere il Roland Garros. È un torneo speciale dove ho avuto tante gioie. È super anche per la gente che ci lavora, mi sento come a casa”.

Slam nel palmares numero 17:

“Federer è a quota 20, ma io non penso a cosa hanno gli altri. Se hanno più soldi, una casa più grande, se hanno vinto più Slam di me. Si troverà sempre qualcuno che ha di più. L’importante è essere felici di come si è adesso. Io gioco per la mia felicità, ho avuto una carriera eccezionale e non sono ossessionato dai numeri”.

Nadal conclude mettendo in dubbio la sua partecipazione a Wimbledon:

“Sono stati due mesi sulla terra intensi e duri. Adesso devo vedere come mi sento nei prossimi due o tre giorni e decidere con il mio team cosa fare”.

Nel frattempo si gode l’ultima e fresca vittoria a Porte d’Auteuil.

Articolo di Paolo Rossi, foto di Patrick Boren

Nadal trionfo Roland Garros 2018, foto 5 di Patrick Boren