Il grande tennis tra Fed Cup e Atp World Tour Finals

L’Italia femminile conquista la Fed Cup per la 4° volta..
Intanto a Londra è scattato il Masters che chiude il 2013

 

Tra Fed Cup e Atp World Tour Finals!

Il grande tennis sta vivendo un finale di 2013 molto intenso. La stagione femminile si è conclusa con il Wta Tour Championships dominato dalla statunitense Serena Williams (contro la cinese Na Li) e con la Fed Cup vinta dall’Italia (sulla Russia), mentre la stagione maschile si chiuderà con l’’Atp World Tour Finals (iniziato ieri a Londra) e con la finale di Coppa Davis (15 al 17 novembre tra Serbia e Repubblica Ceca).

 

L’Italia trionfa in Fed Cup

La stagione del grande tennis femminile si è chiusa con il trionfo dell’Italia in Fed Cup. Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Sara Errani e Karin Knapp hanno battuto la Russia con un perentorio 4-0 nella finale che si è disputata sulla terra rossa di Cagliari. Le azzurre sono arrivate a giocarsi il titolo dopo le affermazioni ottenute con Stati Uniti (3-2) e Repubblica Ceca (3-1) e nell’atto decisivo hanno steso la rimaneggiata nazionale russa. Il successo è stato netto e strameritato. L’Italia, capitanata da Corrado Barazzutti, è tornata sul tetto del mondo dopo i 2 trionfi consecutivi della Repubblica Ceca ed ha alzato il trofeo per la 4° volta nelle ultime 8 edizioni (2006, 2009, 2010 ed appunto 2013). La nazionale azzurra femminile è stata trascinata da Sara Errani (protagonista nel WTA Tour Championships) ed ha collezionato il successo. Il tennis italiano è sempre più rosa e la finale di Cagliari lo ha confermato!

 

 

Atp World Tour Finals: Formula e qualificati

Nelle giornate di ieri e di oggi si sono giocati i primi incontri dell’Atp World Tour Finals 2013. Il prestigioso torneo si disputa a Londra (sul veloce indoor della O2 Arena) e vede come protagonisti gli 8 tennisti più forti del mondo. La formula è differente rispetto agli altri appuntamenti. I “magnifici 8” vengono suddivisi in due gironi all’italiana, i primi due di ogni gruppo si qualificano per le semifinali (scontri incrociati a eliminazione diretta) e chi supera anche questo ostacolo si gioca il titolo nella finalissima. Al Masters partecipano gli 8 giocatori che hanno raccolto il maggior numero di punti validi nei tornei del Grande Slam, nell’ATP World Tour 2013 e nella Coppa Davis 2013 (ottenuti nel 2013, derivati dalla finale di Coppa Davis 2012 e da tutti i tornei Challenger disputati dopo l’Atp World Tour Finals 2012). Tra i “magnifici” 8 il solo assente è Andy Murray. Il britannico occupa la 4° piazza nel ranking Atp, ma non può partecipare al Masters per via di un infortunio. Al suo posto Gasquet. Nel gruppo A gli spagnoli Rafael Nadal (numero 1 del mondo) e David Ferrer (3), il ceco Tomas Berdych (6) e lo svizzero Stanislas Wawrinka (8), mentre nel girone B sono stati inseriti il serbo Novak Djokovic (2), l’argentino Juan Martin Del Potro (5), lo svizzero Roger Federer (7) ed il francese Richard Gasquet (9)..

 

Atp World Tour Finals 2013: Il girone A

Nei primo gruppo partenza decisa di Nadal e di Wawrinka. Lo spagnolo si è imposto 6-3, 6-2 (in 1 ora e 14 minuti) il connazionale Ferrer e ha dimostrato di aver ritrovato una condizione fisica accettabile riscattando la sconfitta subita a Parigi Bercy. Il numero 1 del mondo ha condotto il match con la solita sicurezza dominando gli scambi e sfruttando al meglio i tanti errori di Ferrer. Tutto facile per il maiorchino che con un altro successo chiuderà al 1° posto del ranking l’attuale stagione. Wawrinka ha invece sconfitto Berdych con il punteggio di 6-3, 6-7 (tie-break a zero), 6-3 al termine di un incontro durato 2 ore e 25 minuti.. L’elvetico ha giocato un tennis migliore e si è confermato più in forma del ceco. Wawrinka ha accusato un passaggio a vuoto nel tie-break del 2° set, ma ha ristabilito le gerarchie conquistando il successo.

 

Atp World Tour Finals 2013: Il girone B

Nel secondo gruppo inizio convincente di Del Potro. L’argentino si è imposto 6-7, 6-3, 7-5 con Gasquet ha vinto un match duro e combattuto. Del Potro ha sofferto la lucidità da fondo campo del francese (soprattutto nel primo set), ma ha capovolto il risultato dopo 2 ore e 23 minuti. Partita bella che alla fine ha premiato il giocatore con più soluzioni in repertorio. Molto equilibrato anche l’incontro tra Djokovic e Federer. A fare festa è stato il serbo che ha battuto il rivale 6-4, 6-7, 6-2 dopo 2 ore e 22 minuti di tennis sopraffino. Il 1° set si è risolto dopo 10 game giocati sul filo di lana grazie al break di Nole, il 2° set è stato palpitante in ogni scambio ed ha regalato grande spettacolo. Lo svizzero ha strappato 2 volte il servizio all’avversario, ma Nole si è rifatto sotto e ha raggiunto il tie-break. Ad imporsi è stato un Federer incontenibile (7-2). Il verdetto è stato rinviato al 3° set e qui non c’è stata storia. Il serbo ha indirizzato la contesa strappando la battuta a Roger nel gioco di apertura, ha bissato il break portandosi sul 4-1 ed ha poi gestito il margine fino al definitivo 6-2. Federer ha pagato lo sforzo compiuto, Djokovic è stato devastante al servizio (19 prime su 21 e 7 ace) e superiore sotto il profilo atletico. Nole ha vinto con merito, ma per quello che si è visto nei primi 2 set è legittimo affermare che il grande tennis ha ritrovato un Federer finalmente competitivo ai massimi livelli.

 

Djokovic favorito

In un torneo di così alto livello è difficile fare pronostici. Perché si incontrano i giocatori più forti e perché la formula è diversa rispetto al solito. Detto questo è però doveroso indicare in Djokovic il grande favorito per la vittoria. Il serbo è reduce dal successo ottenuto nell‘Atp 1000 di Parigi Bercy (7-5, 7-5 con Ferrer) ed è il più in forma tra i big (18 acuti consecutivi compreso quello di stasera con Federer). In Francia ha conquistato il 6° titolo stagionale (40 Atp vinti in carriera con 6 Slam e 16 Masters 1000) e ha dimostrato di voler concludere nel modo migliore una stagione di straordinario livello (trionfo all’Australian Open, sconfitto in finale a Wimbledon e allo Us Open e semifinalista al Roland Garros). Il rivale più pericoloso per Djokovic sarà come sempre Nadal. Lo spagnolo in calo, ma è tornato numero 1 del Mondo e in stagione ha espresso un gioco di altissimo livello (10 tornei vinti compresi il Roland Garros e lo Us Open). Il terzo incomodo potrebbe essere Federer. Il campionissimo svizzero ha vissuto la stagione più difficile della sua inimitabile carriera (out al 2° turno nel “suo” Wimbledon e agli ottavi nello Us Open, con il torneo di Halle come unico successo), ma a Parigi Bercy è parso in evidente crescita. Più mobile nel fisico, meno falloso nei colpi. Se dovesse compiere un altro passo in avanti potrebbe dire la sua in chiave successo. Tutti gli altri partono un gradino sotto e l’unico che si potrebbe inserire nei giochi che contano potrebbe essere Del Potro. Ha talento e condizione per essere la mina vagante, ma è inserito nel “girone di ferro”. Wawrinka e Ferrer si contenderanno un posto in semifinale e potranno sfruttare l’occasione per conquistare punti preziosi.