RG 2019 – IL RITORNO DI RE ROGER

Parigi – Re Roger Federer è tornato sui campi di Porte D’Auteuil a distanza di 4 anni dalla sua ultima apparizione. Alla soglia dei 38 anni e con un gioco tuttora fluido più che mai ha superato il primo turno contro il nostro connazionale Lorenzo Sonego, 24 anni e numero 73 della classifica mondiale, col punteggio di 62 64 64.

di PAOLO ROSSI – Foto di Patrick Boren

Federer : un mito in mezzo ai giovani

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Bello partire. Più bello tornare. Il Roland Garros è stato lo Slam più ostico per il campione svizzero. Lo ha vinto una sola volta nel lontano 2009 quando però Nadal fu sconfitto negli ottavi dallo svedese Robin Soderling, che sullo slancio raggiunse la finale, poi persa contro Federer. Se Roger è un Re, Nadal a Parigi è una sorta di Imperatore. Solo il maiorchino è stato capace di alzare la Coppa dei Moschettieri ben undici volte in carriera. Una “undecima” inarrivabile. Degli 11 titoli parigini, 4 sono arrivati battendo in finale proprio Roger Federer e con punteggi particolarmente severi. Vedremo se questa edizione avrà un nuovo vincitore o se sarà sempre Rafa ad essere celebrato.

Nel frattempo Federer ha fatto il proprio esordio battendo il nostro connazionale Lorenzo Sonego in un match divertente per le 15.000 persone assiepate comodamente sul Philippe Chatrier. Forte della propria caratura tennistica, Roger ha giocato una partita in scioltezza avendo ragione di un Sonego già ampiamente soddisfatto di poter avere di fronte oltre la rete un mito del Tennis contemporaneo. La differenza di età anagrafica tra i due era di ben 14 anni. Ciò significa che dieci anni addietro, quando Federer vinse il titolo al Roland Garros nel 2009, Sonego era un ragazzino adolescente under 14, probabilmente attaccato alla televisione a tifare per lo svizzero.

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Lorenzo oggi ha 24 anni ed è di Torino. Interessanti alcune sue dichiarazioni rilasciate appena dopo aver giocato contro Roger:

“Non è stato facile giovare nel centrale. Lui è stato in gara immediatamente. Poi sono riuscito ad agganciarlo nel secondo set. Pensavo anche di riuscire a vincere un parziale. Solo che toglierli il servizio è veramente complicato. Quando occorre, alza il suo livello di gioco improvvisamente. Sembra un computer e non sbaglia mai una scelta. Riesce a fare le cose difficili con una semplicità disarmante e gioca così vicino alla linea di fondo che anche fargli una smorzata è impossibile”. Tennisti si diventa. Campioni si nasce.

Per Sonego questo primo turno rimarrà una grande esperienza da raccontare ai nipoti: “Vi racconto quella volta che giocai contro Re Roger Federer a Parigi sul Philippe Chatrier del Roland Garros”.

PAOLO ROSSI (Foto di Patrick Boren)