Masters 2013: La situazione dopo 2 turni!

Djokovic e Nadal qualificati alle semifinali del Masters di fine anno!
In lizza per gli altri 2 posti Federer, Del Potro, Wawrinka e Berdych..

 

Masters 2013: Il quadro dopo 2 turni!

La vittoria conquistata da Djokovic con Del Potro ha completato il 2° turno dell’Atp World Tour Finals. Il Masters tra i “magnifici 8” del tennis mondiale ha emesso i primi verdetti e si sta avviando verso la fase più calda. Finora il prestigioso torneo londinese non ha fatto registrare grandi sorprese ma ha comunque offerto uno spettacolo di alto livello. Nadal e Djokovic hanno vinto entrambe le partite e hanno conquistato il pass per le semifinali con un turno di anticipo. I due big del tennis mondiale non hanno lasciato scampo ai rispettivi rivali e si sono confermati i principali favoriti per il successo finale. Il Masters 2013 ha allo stesso tempo decretato le premature eliminazioni di Gasquet e di Ferrer.. Il francese e lo spagnolo hanno perso entrambe le partite disputate e nell’ultima giornata avranno come unico obiettivo quello di salvare l’onore. Ancora da definire i nomi degli altri due semifinalisti. Nel Gruppo A se la vedranno Wawrinka e Berdych. Lo svizzero dovrà battere Ferrer nel primo incontro di oggi e sperare che in serata Nadal non perda con il ceco. Berdych è padrone del proprio destino (in caso di vittoria con qualsiasi punteggio passerà in semifinale), ma dovrà affrontare l’ostacolo più difficile. Match più facile per Wawrinka, che però potrebbe uscire anche in caso di successo. Nel Gruppo B sarà invece decisivo lo scontro diretto tra Federer e Del Potro. Entrambi hanno vinto con Gasquet e si sono arresi al cospetto di Djokovic. Chi si aggiudicherà la sfida sarà promosso in semifinale.

Masters 2013: Nadal da urlo

Rafael Nadal ha sconfitto con il punteggio di 7-6, 7-6 Stanislas Wawrinka e si è qualificato per la semifinale. Il campione spagnolo ha steso il rivale dopo 2 ore 13 minuti di grande tennis ed ha conquistato la matematica sicurezza di concludere la stagione al 1° posto della graduatoria mondiale (come nel 2008 e nel 2010). Considerando che all’inizio del 2013 occupava la 4° piazza del ranking non è certo fuori luogo parlare di impresa. Lo spagnolo è tornato a giocare un tennis di grandissimo livello dopo l’infortunio al ginocchio ed ha tenuto un rendimento spaventoso. Rafa ha vinto 73 partite sulle 79 giocate nel 2013, ha trionfato in 10 dei 16 tornei disputati nell’arco della stagione (tra cui Roland Garros e Us Open) e per 3 volte è stato sconfitto in finale.. Numeri stratosferici per un fuoriclasse che in carriera ha vinto 13 slam (8 Roland Garros, 2 Us Open, 2 Wimbledon, 1 Australian Open), 26 Atp 1000, 1 oro olimpico e 60 tornei in totale. Il match con Wawrinka è stato bellissimo e si è risolto solamente dopo 2 tie-break molto combattuti (7-5 nel primo e 8-6 nel secondo).. L’elvetico ha giocato il suo miglior tennis (per qualità, presenza fisica e carattere), Nadal ha alzato l’asticella nei momenti cruciali ed ha conquistato i punti più importanti. Rafael ha abbozzato la fuga sia nel 1° che nel 2° set, ma in entrambi i casi si è visto riprendere dall’ispirato Stanislas. Per vincere ha fatto ricorso ai colpi migliori del suo repertorio ed in qualche caso è stato autore di punti tanto belli da sembrare disumani.

 

Masters 2013: Berdych stende Ferrer

Decisamente meno emozionante l’altro match del Girone A. Tomas Berdych ha infatti battuto con un doppio 6-4 David Ferrer al termine di una partita durata solo 1 ora e 23 minuti. Il ceco ha saputo sfruttare la giornata nerissima dello spagnolo ed ha messo a segno 30 vincenti. Ferrer ha commesso tantissimi errori di misura ed è parso meno tonico a livello fisico. I suoi colpi non hanno quasi mai fatto male al solido ceco ed il confronto è stato meno equilibrato rispetto a quello che si potrebbe dedurre dal risultato finale. Lo spagnolo è sembrato la brutta copia del tennista che a Parigi aveva sconfitto Nadal e non è mai stato in partita. Berdych si è invece limitato a controllato la situazione e pur senza impressionare ha portato a casa il risultato. Per battere Nadal è logico supporre che dovrà fare molto di più.

 

Masters 2013: Federer vince ma non convince

Il primo match del Girone B ha visto Roger Federer prevalere piuttosto facilmente contro Richard Gasquet. Il fuoriclasse svizzero si è imposto con il punteggio di 6-4, 6-3 dopo 1 ora e 21 minuti e non ha mai seriamente sofferto.. La premessa farebbe pensare ad un Federer in grande spolvero, cosa non del tutto vera. Roger ha sfruttato gli errori del francese, ma sotto il profilo del gioco ha compiuto un deciso passo indietro rispetto al confronto con Djokovic. La sfida è stata bruttina. Gli errori gratuiti hanno superato nettamente i vincenti e ad imporsi è stato chi ha sbagliato meno. Federer positivo al servizio, ma impreciso e nervoso, Gasquet irriconoscibile rispetto al match con Del Potro. Lo svizzero ha strappato il servizio al rivale nel 3° gioco, si è fatto raggiungere sul 4-4 ed ha poi indirizzato il set di apertura firmando i 2 game successivi. In avvio di 2° parziale Roger ha subito effettuato il break, ma invece di gestire il margine ha rischiato di rimettere in gioco Gasquet. L’elvetico si è salvato, ha strappato di nuovo la battuta al rivale e ha chiuso 6-3 (al 6° match point). Federer ha vinto la 43° partita nei 12 Masters disputati, ma non ha convinto. Per battere Del Potro servirà una prestazione di tutt’altro livello.

 

 

Masters 2013: Djokovic promosso a pieni voti

Molto più bello e combattuto il confronto tra Novak Djokovic e Juan Martin Del Potro. Il serbo ha vinto in 3 set (6-3, 3-6, 6-3) ed ha avuto ragione del rivale dopo 1 ora e 54 minuti. Grazie a questo successo (il 2° nelle 2 partite giocate al Masters 2013, il 19° di fila) Nole si è qualificato per la semifinale e ha ipotecato la 1° posizione nel girone (difficile che perda con il già eliminato Gasquet). Djokovic ha steso Del Potro con il solito tennis fatto di grande sostanza e con una fase difensiva come sempre straordinaria. Ha imposto il suo gioco, ha sofferto a più riprese la potenza dell’argentino, ma alla fine ha fatto valere la sua superiore qualità.. Curioso notare che i 3 set si sono decisi con un solo break di differenza e che in ognuno di essi a indirizzare la contesa è stato il 6° game. Del Potro ha giocato un incontro di livello, Djokovic ha messo a segno 34 vincenti e ha dimostrato di avere una marcia in più. Ma questo lo si sapeva..