Muguruza si aggiudica il Roland Garros femminile battendo Serena Williams

Finale singolare femminile: Garbine Muguruza (ESP) vs Serena Williams (USA) 7-5, 6-4 in 1h43’. Ecco l’articolo a cura dell’inviato PAOLO ROSSI.

Il successo a Parigi di Muguruza

La spagnola Garbine Muguruza ha vinto la finale femminile del Roland Garros superando 7-5, 6-4 la statunitense Serena Williams e si è laureata regina del secondo slam della stagione. Scriveva Honoré del Balzac: “Parigi è come un oceano. Gettateci una sonda e non ne conoscerete mai la profondità”. La citazione in questi ultimi giorni ha rischiato di diventare da puramente simbolica a drammaticamente realista, considerando la quantità d’acqua piovuta sopra Parigi e su tutta la Francia. La Senna ha raggiunto limiti mai visti in questi ultimi anni, al punto tale che il Museo del Louvre ha chiuso i battenti e trasferito molte opere ai piani superiori per evitare gli effetti nefasti di una esondazione del fiume che attraversa la capitale francese. Il torneo del Roland Garros ha subito in questa edizione 2016 le influenze nefaste di Giove Pluvio subendo vari stop e ritardi di programma nel corso della quindicina. Ai disagi si è sommato un annullamento completo dei matches in tutta la giornata di lunedì 30 maggio, con l’organizzazione che ha deciso di rimborsare i biglietti acquistati mesi prima dagli sfortunati spettatori nelle varie sessioni di vendita on line. Freddo e umidità quindi hanno caratterizzato le fasi conclusive della seconda tappa Slam della stagione tennistica.

 

MUGURUZAf foto Patrick Boren

 

Nel tabellone femminile sono giunte a contendersi la prestigiosa Coppa che assegna il titolo francese l’americana Serena Williams e la spagnola Garbine Muguruza, rispettivamente prima e quarta testa di serie del main draw. Al cospetto di un campo centrale gremito le due tenniste sono scese in campo entrambe con grande determinazione. Serena Williams aveva l’occasione di eguagliare i 22 titoli Slam conquistati in passato da Steffi Graf, a sole due lunghezze di distanza dal record di Margaret Court (24). Un numero che la dice lunga sulle qualità della statunitense e che aumenta il valore della vittoria di Roberta Vinci lo scorso Settembre quando a New York stoppò in semifinale la Venere Nera ad un passo dal tentare di vincere un Grand Slam memorabile. In ogni caso Serena è ormai un’icona del tennis femminile e mondiale e rappresenta una stella sportiva di prima grandezza. La gara finale si è avviata a ritmi eccezionali. Velocità di palla al limite ed intensità pari al valore del titolo. Muguruza ha intenzioni battagliere e toglie il servizio all’americana nel quinto gioco del primo set. Maltolto restituito all’ottavo game che riporta il parziale in equilibrio sul 4 pari. La spagnola insiste e strappa nuovamente la battuta alla Williams nell’undicesimo gioco andando avanti per 6 a 5. Col servizio a favore conquista due palle per chiudere il set ma Serena colpendo la palla con potenza inaudita raddrizza la situazione. La spagnola è tuttavia determinata, ottiene la terza palla set che poi capitalizza al meglio con un violento rovescio lungo linea imprendibile. Prima partita Muguruza 7-5.

 

SERENA WILLIAMS foto Patrick Boren

 

La seconda frazione ha visto due break d’apertura reciproci a favore di Garbine Muguruza, tenace a mantenere il margine di vantaggio che costringe Serena ad accelerare il gioco nel tentativo di colmare il divario. Sul 3 a 1 a favore dell’iberica la Williams accorcia le distanze ed urla “Come On” a squarciagola dopo aver messo a segno con un passante lungo linea il punto del 3-2. Il match pare ancora incerto e Serena lotta per non cedere le armi ma la spagnola sembra aver vestito il costume del matador e senza titubanze prosegue nella sua strategia fatta di colpi diagonali veloci e carichi di effetto. Si cambia campo sul punteggio di 4 a 3 per Garbine, dopo che Serena ha tenuto il turno di battuta. Entrambi i coaches inviano messaggi subliminali dalla tribuna a loro riservata alle due giocatrici. Tutto potrebbe ancora essere modificato. Il momento è topico e la tensione nel Philippe Chatrier è al massimo quando Muguruza va al servizio.

Tuttavia la spagnola è talmente concentrata che chiude il game perdendo un solo 15 e portando lo score sul 5-3, a soli 4 punti dal successo. Uno dopo l’altro i punti sono vinti dalla spagnola che ottiene due palle per il match. La prima è vanificata da un errore di rovescio in rete. La seconda è annientata da Serena con un servizio bomba centrale. Ma Garbine non subisce emozioni e ottiene la terza palla match, nuovamente annullata dalla Williams con un vincente. Quarto match point su un tentativo fallito di palla corta della Williams, che Muguruza no sfrutta sbagliando a sua volta la risposta. È il momento più incerto ed appassionante della gara. Serena commette anche un doppio fallo inopportuno ma aumentando la profondità dei colpi al rimbalzo riesce a salvarsi e a vincere il gioco del 4-5.

Muguruza va a servire per il match e grazie alla consistenza del suo servizio va rapidamente sul 40-0. Con un lob che cade sulla riga vince il titolo di Parigi. Poi cede quasi incredula alla lacrime e alla gioia. La vittoria e la possibilità di sollevare al cielo la Coppa Suzanne Lenglen è sua, consegnata dalle mani di Billie Jean King, una leggenda del tennis femminile. Insieme ad un assegno di ben 2 milioni di euro. Chapeau. Doppio. Per Serena Williams, vincitrice nel 2015, rimane il tributo del pubblico. Un applauso durato a lungo come riconoscimento ai tanti suoi successi.

 

Muguruza sala stampa posto trionfo Roland Garros

 

 

Articolo di Paolo Rossi, foto di Patrick Boren (by formulatennis.com)