RG 2019 – FABIO FOGNINI AVANTI TUTTA

RG 2019 – Altra buona vittoria italiana al Roland Garros ottenuta da Fabio Fognini. Il ligure batte Federico Delbonis in quattro set ed approda al terzo turno: 64, 36, 63, 63 il punteggio con cui Fognini ha rispedito al mittente le velleità dell’argentino.

Di PAOLO ROSSI – Foto di Patrick Boren

FOGNINI AVANTI TUTTA

Grande prestazione di Fabio Fognini nel secondo turno del Roland Garros. Il tennista ligure ha estromesso l’argentino Federico Delbonis dopo un match intenso e per niente scontato. Lo score finale rende poco l’idea di questa sfida appassionante giocata sul campo numero 1, una sorta di anfiteatro dove il pubblico delle prime file può seguire gli scambi quasi come fosse a contatto con la superficie in terra battuta.

Peccato che dalla prossima edizione del torneo questo impianto diventerà soltanto un ricordo delle centinaia di matches che ha ospitato dall’inizio degli anni ottanta fino ad oggi. Verrà infatti abbattuto per far posto ad un’area commerciale interna al Roland Garros. Il tutto rientra nel progetto di ampliamento degli spazi del torneo francese e d’altronde è già disponibile il nuovo campo da 5000 posti intitolato a Simonne Mathieu. Un autentico gioiello di architettura.

La prova del tennista azzurro è stata convincente. Buona la tenuta mentale e di alto livello la performance tecnica. I colpi al rimbalzo di Fognini sono pesanti e le traiettorie impresse risultano spesso imprendibili. Il servizio ha raggiunto il 72 per cento di prime palle. Anche le variazioni di ritmo improvvise durante gli scambi sempre tirati a mille hanno funzionato a dovere diventando una variante tattica decisiva.

RG-2019-Fognini-012-1024x598

Nel prossimo incontro di sedicesimi di finale Fognini troverà Roberto Bautista Agut, ostico giocatore spagnolo di Castellon de la Plana, numero 21 del mondo. Nei confronti diretti tra i due l’italiano è sotto per 3 a 6, ma Fabio ha vinto l’ultimo match disputato su terra nel 2017 durante il torneo ATP di Gstaad in Svizzera. Sarà una sfida impegnativa. Per entrambi.

PAOLO ROSSI – Foto di Patrick Boren