RG 2020 – NADAL ESORDIO VINCENTE A PARIGI
di PAOLO ROSSI
RG 2020 – Il primo lunedì del Roland Garros ha visto la sconfitta di Fabio Fognini per 3 set ad 1 contro Kukushskin, uscita di scena repentina che testimonia le difficoltà del tennista ligure nel ritrovare le qualità del suo gioco migliore. Ha esordito invece con una vittoria Rafael Nadal battendo il bielorusso Gerasimov. Nadal è detentore del titolo ed ha conquistato in carriera il Roland Garros per ben 12 volte. Un palmares senza eguali che rimarrà tale forse per sempre. Lo spagnolo ha espresso dopo l’esordio alcuni pensieri a ruota libera considerando anche l’atmosfera che si respira in questi giorni piovosi e freddi a Parigi intorno ai campi di Porte d’Auteuil.
Parigi - Questo Roland Garros non può non apparire diverso ai giocatori in campo. Tribune quasi deserte. Vialetti dell’impianto sgombri e privi del tipico flusso continuo di persone durante i primi turni di gara. Silenzio spettrale nei campi periferici interrotto soltanto dal suono della palla sulla racchetta dei giocatori e delle giocatrici impegnati negli allenamenti. Nonostante ciò il Roland Garros edizione 2020 è in pieno svolgimento, a testimonianza dell’importanza che l’organizzazione riversa sul principale evento tennistico di Francia, nonostante tutte le problematiche del momento indotte dalla pandemia da Covid-19.
“Non direi che sia importante – commenta Nadal nel corso della sua conferenza stampa – perché nel mondo credo che ci siano cose molto più importanti di un torneo di tennis. Questo è quello che penso personalmente, quello che sento. È il nostro lavoro. Tutto quello che possiamo dire è grazie a ATP, Roland Garros, U.S. Open. Grazie a queste organizzazioni possiamo fare il nostro ritorno nel circuito. In tutto il mondo la situazione è imprevedibile e difficile e dal punto di vista economico i tornei stanno soffrendo molto. È molto rischioso organizzare un evento in questi tempi così difficili. L’unica cosa che posso garantire è che io ci sarò. Farò del mio meglio ogni giorno e combatterò per cercare di dare alle persone il mio miglior tennis ogni giorno. In un certo senso, direi che lo sport aiuta le persone”.
Rafael Nadal pare si sia anche lamentato delle condizioni di gioco, tempo freddo ed umido, e del tipo di palline scelte per la competizioni, che forse rallentano la sua capacità di imprimere un effetto top spin elevato su ogni colpo di rimbalzo:
“Non mi stavo lamentando prima – commenta – stavo semplicemente dicendo che dovevo descrivere la situazione reale. Il mio punto di vista personale non è cambiato, le condizioni sono le stesse oggi di 4 o 5 giorni fa. Ovviamente è un Roland Garros diverso. È lo stesso posto, ma le condizioni sono completamente diverse. Non l’abbiamo mai visto al Roland Garros. È tutto quello che ho detto il primo giorno. Ho detto che resterò ottimista, farò il mio lavoro e farò del mio meglio ogni giorno. Questo è quello che ho fatto ogni giorno. Avevo l’atteggiamento giusto. Ci sono cose su cui posso migliorare, ma è un buon inizio. Tra due giorni, di nuovo in campo, anche se ovviamente le condizioni sono come le conosciamo. È vero, le condizioni non sono affatto ideali, ma combatterò su ogni punto. Oggi sono stato solido ed ho giocato buoni colpi. A volte ero un po’ troppo corto, con poca profondità. È normale, è un primo turno. Ho fatto le cose che dovevo fare, in effetti non mi aspettavo di fare di più, nemmeno di meno. Sono abbastanza contento di come è andata la partita. Il mio avversario ha servito bene, non è stato facile. Penso di aver fatto anche io quello che dovevo fare e sono contento di aver vinto”.
Parlando della popolarità del tennis non possono venire in mente Roger Federer e Rafael Nadal. Una rivalità iniziata più di tre lustri addietro e che ha raggiunto vertici di visibilità stratosferici. Quando Rafa e Roger si ritireranno salirà sul podio Dominic Thiem, vincitore allo U.S. Open dieci giorni fa. Ma la sua partita di finale è stata vista da 1 milione di persone in meno rispetto alla finale di Rafael Nadal dello scorso anno. Quindi cosa dovrà inventarsi questa nuova generazione di tennisti per mantenere e aumentare la popolarità del Tennis?
“Non so come far vincere titoli e partite – risponde Nadal – Dominic è arrivato in finale a Parigi nel 2019, è quel tipo di gioco che sta aiutando a diventare sempre più popolare. In due giorni non puoi certo diventare popolare. Devi ottenere certe cose. Le mie prime finali, le prime finali di Roger sono diverse dalle nostre finali di oggi. È normale, perché lui ed io partecipiamo a tutti i tornei da così tanti anni. Ci dedichiamo molto tempo. Forse io e Roger, è vero, abbiamo creato qualcosa, perché c’è una rivalità tra lui e me. Potrebbe anche andare oltre il mondo del tennis. Questi nuovi ragazzi devono fare lo stesso e il tennis avrà un futuro luminoso”.