Roland Garros – 14 volte Nadal

Rafael Nadal ha vinto per la 14esima volta il torneo del Roland Garros. Una storia iniziata nel lontano 2005, quando lo spagnolo ottenne il suo primissimo titolo Slam sulla terra battuta di Parigi all’età di 19 anni. Era poco più che un ragazzo, oggi è un uomo. Ha scritto la storia del tennis, è diventato leggenda. Adesso ogni sua nuova vittoria in un Major, in tutto sono ormai 22, diventa epica. Impossibile trovare altre definizioni.

Finale singolare maschile Roland Garros 2022

Rafael NADAL (ESP) [5] batte Casper RUUD (NOR) [8] 63, 63, 60 in 2h18’

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Parigi – La 14esima volta di Rafael Nadal in finale a Parigi contro la prima finale Slam per Casper Ruud. 36 anni per Nadal, compiuti il giorno delle semifinali, contro i 23 del giocatore norvegese. 21 titoli Major per lo spagnolo su 30 finali giocate in carriera contro zero titoli Slam. Nessun precedente nel tour tra i due giocatori prima dell’epilogo del Roland Garros 2022. Solo qualche set di allenamento, sempre vinto da Rafa. In più Rafael Nadal è sempre stato il modello di riferimento per Casper Ruud quando era bambino, il suo mito, il campione da emulare.

Questa l’analisi sommaria per immaginare che tipo di match avremmo visto sul campo centrale Philippe Chatrier e chi era favorito per la conquista del torneo. Il campo ha concretizzato in pieno queste impressioni e la 14esima volta in finale di Nadal si è trasformata nel suo 14esimo trionfo in terra di Francia.

L’avvio del match è totalmente a favore del maiorchino. Colpi di rimbalzo piazzati e carichi di rotazione costringono Ruud ad andare spesso fuori giri e a rincorrere il punteggio. Lo spagnolo disegna traiettorie in grado di tenere il norvegese lontano dalla linea di fondocampo e impossibilitato ad esercitare il suo tipico tennis di pressione. Dal 2-0 iniziale, lo score arriva a 4-1 e poi 5 giochi a 3. Nadal va a servire nel nono game e chiude il set per 6-3 dopo 48 minuti. Un terzo della pratica da completare è già in archivio.

Il copione del secondo parziale ricalca in apertura quello del primo ma a parti invertite. Casper Ruud diventa più consistente e con un break di vantaggio va a condurre per 3 a 1. Tuttavia Nadal sa che non può dare margini troppi ampi al suo avversario, toglie a sua volta il servizio a Ruud, accorcia il distacco sul 3-2 e poi pareggia 3 a 3. Il norvegese quando deve confermare i momenti a proprio favore entra in difficoltà, commette errori di misura e fatica a trovare soluzioni in grado di scardinare la solidità del maiorchino. La trama del set è scritta di nuovo in spagnolo.

Dal 3-1 per Ruud si passa al 4-3 per Nadal, dopo che Rafa ha tolto per la seconda volta la battuta al numero 8 del tabellone. Il 5 a 3 con lo spagnolo al servizio è la naturale conseguenza. Ruud concede poi tre palle per il set e le recupera. Ma alla quarta occasione ottenuta con un diritto lungolinea vincente, Casper commette un doppio fallo e Nadal sigilla il set, 6-3 in 51’. Due terzi del lavoro è fatto.

La terza partita comincia confermando quanto tutti ormai si aspettano. Nadal spinge, Ruud colpisce sempre più lontano dal campo ed il punteggio sale subito 2-0 per il maiorchino. Il diritto incrociato a sventaglio di Nadal ottiene vincenti in quantità. Il rovescio toglie energia e tiene Casper sotto pressione. Il passivo del norvegese diventa pesante.

Con determinazione ferrea Nadal va in fuga e passa a condurre per 5 giochi a zero, vincendo il decimo gioco consecutivo. Dal 3 a 1 del secondo parziale, Ruud non ha più vinto un game. L’epilogo del match è pronto. Ruud va alla battuta, ma non ci crede più. Rafael continua a sparare palle vincenti ed arriva a 15-40, con due palle per il match. Sulla prima Nadal sbaglia un rovescio. Ma sulla seconda infila un lungolinea imprendibile. Sudore e lacrime. Nadal vince per la 14esima volta il Roland Garros, 92esimo titolo della carriera, 63esimo ottenuto sulla terra.

“Casper è stato un piacere giocare con te questa finale – dice Rafael Nadal durante la cerimonia di premiazione – Mi congratulo con te. Sono felice per questa tua crescita e ti auguro il meglio per il tuo futuro. È straordinario per me quello che sta succedendo in questa mia stagione. Senza il mio team non sarebbe stato possibile. Quando ero infortunato mi avete sempre incoraggiato e senza di voi mi sarei già ritirato da anni – poi Rafa conclude – Ringrazio chi rende possibile questo evento. Per me è il miglior torneo del mondo. Ringrazio tutti quanti lavorano per il Roland Garros. Difficile descrivere le mie sensazioni adesso. Non avrei mai pensato a 36 anni essere ancora qui a giocare la finale. Per me è incredibile. Grazie di cuore a tutto il pubblico per il supporto che mi avete dato”.

Paolo Rossi