Roland Garros – L’epica di Nadal
Rafael Nadal continua ad aver voglia di vincere. Dietro questo desiderio c’è una enorme motivazione che può orientare le energie. Questo atteggiamento fa la differenza tra l’essere un campione o un normale ottimo giocatore.
Rafael Nadal (ESP) [5] b. Novak Djokovic (SRB) [1] 62, 46, 62, 76 (4) in 4h12’
Parigi – Il Quarto di Finale del Singolare Maschile andato in scena sul Campo Centrale Philippe Chatrier nella sessione serale di ieri è stata la 59esima sfida tra Rafael Nadal e Novak Djokovic. La vittoria dello spagnolo è giunta alle una e un quarto di notte, dopo una vera battaglia il cui esito non è stato mai scontato. Il computo totale degli esiti di questo straordinario testa a testa è diventato adesso di 29 vittorie per Rafael Nadal contro le 30 di Novak Djokovic. Il pareggio per lo spagnolo è prossimo.
Dire che il match visto ieri si sia trattato di uno scontro tra giganti è fare pura retorica. In campo, a tutti gli effetti dell’anagrafe, c’erano due giocatori over 35, che in realtà non hanno mostrato nessuna intenzione di voler cedere il comando del loro destino sportivo alla legge del tempo che passa.
Questa legge è, e sarà, tuttavia inesorabile, altrimenti vedremmo ancora sui tabelloni dei tornei il nome dei vari Sampras, Agassi, Edberg, Becker, McEnroe, Borg, Connors, Nastase, fino ad arrivare a Rod Laver, e giù giù discorrendo fino agli albori del Tennis, ma l’energia riversata sia da Nadal che da Djokovic ieri notte sul terreno di gioco del Philippe Chatrier è stata infinita e lo spettacolo agonistico è diventato l’ennesimo esempio sorprendente per le nuove generazioni di tennisti che ancora devono emergere.
Il desiderio e la voglia di vincere di Nadal continuano ad essere il motore principale dei suoi risultati. Una volontà che va oltre l’essere un professionista dello sport. Per lui conta arrivare soltanto primo. Ha motivazioni altissime, soprattutto nei tornei Major, dove detiene il record assoluto di successi con 21 titoli Slam. Anche ieri sera è entrato in gioco con un progetto e non ha mai accennato a cedere un metro di campo, mantenendo un focus altissimo, uno stato mentale vincente, anche nei momenti in cui tutto poteva ribaltarsi.
È il cosidetto “Flow”, uno stato mentale in cui ogni cosa diviene semplice da raggiungere. Le energie sono tutte orientate a concretizzare l’obiettivo. Il “Flow”, definibile come “flusso”, è il tratto mentale che caratterizza un campione da un buon giocatore. La concentrazione diventa estrema attenzione ed entra in sintonia con l’azione. Nadal è questo. È un over 35 motivato quanto un under 18. Ed il fatto che continui a giocare mostrando grande ardore passionale, significa che ancora si diverte a scendere in campo e correre dietro ad una pallina per ribatterla. Far qualcosa che si ama con passione cercando un senso ludico, in sintesi “giocare”, è la cosa più seria del mondo. Nadal docet.