Us Open 2013: Wawrinka show, Errani-Vinci sconfitte

Us Open amaro per Errani e Vinci e per Murray (ko con Wawrinka).. Bene l’azzurrino Quinzi.. Il servizio sullo slam di Flushing Meadows a cura di Paolo Rossi

Errani-Vinci: fine del viaggio americano. Le sorelle Williams sono una corazzata

Si è conclusa l’avventura americana per Sara Errani e Roberta Vinci nel tabellone di Doppio dello Us Open 2013. La coppia azzurra, accreditata della testa di serie numero 1 e prima formazione della classifica mondiale di specialità è stata sconfitta da Serena e Venus Williams col netto punteggio di 6-3, 6-1. La partita è durata appena 65’ e se consideriamo che il tempo effettivo di gioco nel tennis è in media intorno al 15-20% del tempo segnato dall’orologio, i minuti giocati sono stati veramente una manciata. La sintesi offerta dalla statistica del match è senza ombre. Le sorellone hanno vinto 58 punti contro 40, conquistando il 79% di punti dopo aver messo dentro le loro prime palle di servizio e mettendo a segno 4 palle break sulle 5 avute a disposizione. Nessun break invece per la coppia italiana, che ha perso il servizio ben 4 volte, al contrario delle statunitensi. Le Williams si sono così prese la rivincita relativa alla sconfitta sofferta contro Errani-Vinci agli Australian Open di gennaio. E d’altronde di fronte al pubblico di New York le due sorelle Serena e Venus sono a casa. Non avrebbero mai voluto perdere nuovamente dalla miglior formazione d’Italia femminile e hanno dato vita ad un match perfetto sotto il profilo tecnico e tattico, dando fondo alla loro potenza fisica soverchiante. Se giocassero più tornei non avrebbero avversarie. C’è da ribadire che Errani e Vinci quando batterono le Williams in Australia realizzarono un autentico capolavoro. Le azzurre sono la coppia numero 1 della classifica WTA. Le Williams quando giocano possono essere la coppia più forte del mondo. Sottile differenza sostanziale.

Doppio uomini. Fratelli Bryan addio al Grande Slam

I gemelli americani Bob and Mike Bryan hanno abbandonato il sogno di diventare la prima coppia al mondo a vincere nello stesso anno tutti i tornei dello Slam perdendo per 3-6, 6-3, 6-4 da Leander Paes and Radek Stepanek nel turno di semifinale del tabellone di Doppio Maschile. I Bryan hanno nel loro palmares ben 15 titoli dello Slam (6 Australian Open, 2 Roland Garros, 3 Wimbledon, 4 Us Open) tre dei quali vinti proprio quest’anno in successione: Australian Open, Roland Garros e Wimbledon. Vincere anche questo Us Open 2013, tappa Slam conquistata in coppia dai due fratelli per ben 4 volte come detto, avrebbe significato mettere la ciliegina sopra una torta già fantastica.

 

Gianluca Quinzi: dopo Wimbledon prova a vincere a New York

Il marchigiano Gianluca Quinzi recente vincitore a Wimbledon nel torneo under 18 ha superato il terzo turno del tabellone Junior battendo lo statunitense Gage Brymer per 6-2, 6-3. L’italiano accreditato della seconda testa di serie (la numero 1 del tabellone juniores è il tedesco Alexander Zverev) rappresenta la grande speranza del tennis italiano maschile. Se son rose fioriranno. Scontato dirlo ma sarà proprio dal prossimo anno, il primo da senior, che il campo potrà far vedere di quale stoffa è fatto Quinzi. Auspichiamo nobile e robusta.

 

Stanislas Wawrinka: precisione svizzera!

Per uno svizzero che segna il passo, Roger Federer, eccone un altro, Stanislas Wawrinka, capace di mandare a casa il campione in carica allo Us Open Andy Murray, numero 3 del seeding, e recente vincitore a Wimbledon. Il risultato è a dir poco sconcertante: 6-4, 6-3, 6-2, arrivato mettendo a segno 45 colpi vincenti contro i 15 di Murray e senza concedere nemmeno una palla break ad un giocatore ritenuto uno dei migliori ribattitori del circuito. Tuttavia non c’è da meravigliarsi così tanto. Wawrinka nella stagione tuttora in corso ha sconfitto ben 6 volte giocatori entro i primi 10 della classifica mondiale. I suoi fondamentali sono d’alto bordo, con un rovescio dalla resa straordinaria, a cui si affianca un diritto visibilmente migliorato nell’efficacia e nelle traiettorie ed un servizio incisivo. La vittoria ottenuta sullo scozzese proietta Wawrinka in semifinale, la prima raggiunta in 35 partecipazioni nei tornei dello Slam. Lo svizzero ha saputo interpretare il match nel modo migliore, tenendo l’iniziativa ed il ritmo degli scambi. Murray invece ha solo tentato di difendersi. Con buona probabilità deve ancora superare il tam tam mediatico provocato in Inghilterra dal suo successo sui courts londinesi. Il risultato, giunto a distanza di 77 anni dall’ultima vittoria inglese nel torneo di Wimbledon con Fred Perry, gli ha indotto un effetto inebriante, sorta di ebbrezza dolce persistente. In ogni caso questa è pura ipotesi. Il ragazzone deve tornare ad esprimersi ai livelli degni del ruolo che ha assunto. Sarebbe interessante conoscere in materia il parere di Ivan Lendl, il suo coach personale. Ma lui, di Wimbledon, non ne ha vinti nessuno. Che ne sa degli effetti provocati da un successo nel torneo più famoso del pianeta???

 


 

Articolo a firma Paolo Rossi