Wimbledon 2014: Nole Djokovic batte Roger Federer in una finale da brividi

Grande spettacolo nella finale maschile di Wimbledon. Djokovic regola Federer in 5 set, ma a vincere è il tennis!

Wimbledon 2014: Djokovic vince una finale da sogno 

Che spettacolo ragazzi! La finale maschile di Wimbledon è stata una vera e propria goduria per i moltissimi appassionati di grande tennis. Scambi sopraffini, emozioni infinite, colpi di scena a ripetizione, magie senza tregua, agonismo sfrenato e tecnica allo stato puro. La partita tra Novak Djokovic e Roger Federer ha tenuto incollati al televisore milioni di persone ed ha fatto letteralmente spellare le mani ai fortunati spettatori che si sono goduti dalle tribune del mitico Centre Court questa favolosa giornata.

Ad alzare il trofeo più prestigioso è stato il serbo, ma il fenomeno svizzero non può certo considerarsi sconfitto. Si è dovuto arrendere di fronte alla splendida prestazione di Nole, ma ha giocato un match monumentale ed è uscito tra scroscianti applausi. La finale maschile di Wimbledon ha rappresentato il miglior sport per il tennis ed è già entrata nella storia di questa splendida disciplina.

 

Novak Djokovic Wimbledon ok

 

Wimbledon 2014: Il bis di Nole

Novak Djokovic ha vinto la finale del Championships 2014 con il punteggio di 6-7, 6-4, 7-6, 5-7, 6-4 al termine di un incontro durato la bellezza di 3 ore e 56 minuti. Il serbo ha perso il primo parziale, ha firmato il sorpasso, si è visto raggiungere sul 2-2 ed ha poi risolto la contesa guadagnando il decisivo margine nel 5° parziale. Un successo sofferto, ma meritato che si è materializzato grazie ad una prestazione impeccabile.

Nole ha dovuto alzare il livello di gioco ed ha messo sul campo solidità, grinta, spirito guerriero, continuità, corsa, precisione e capacità di reggere gli scambi. Recuperando lo svantaggio iniziale, trovando la forza per compiere lo scatto decisivo dopo che Federer era tornato in parità. Djokovic ha conquistato la 2° vittoria sull’erba londinese, ha riscattato le recenti delusioni (3 major persi consecutivamente in finale), ha centrato il 7° successo di sempre in uno slam (Australian Open 2008, 2011, 2012 e 2013, Wimbledon 2011 e 2014, Us Open 2011), ha vinto il 45° titolo in carriera, è tornato re di Wimbledon a 3 anni di distanza e si è ripreso la 1° piazza nella classifica mondiale (scavalcato Nadal). Gioia meritata per uno dei grandi del tennis contemporaneo.

 

Wimbledon 2014: Il sogno infranto di Roger

Da una parte la giustificata ed irrefrenabile felicità di Djokovic, dall’altra la delusione controllata di Federer. Le due facce della stessa medaglia, i due attori protagonisti di una sfida leggendaria. Roger non è riuscito ad alzare il trofeo più ambito ed ha forse sprecato l’ultima chance per tornare re di Wimbledon. Sarebbe stato il lieto fine di questa splendida cavalcata, sarebbe stato un risultato incredibile.

Non è andata, ma lo svizzero è stato immenso. Per il cuore con cui ha risposto colpo su colpo al più giovane rivale, per le sue proverbiali ed esaltanti magie, per la capacità di rientrare nel match quando ormai sembrava spacciato, per averci provato al di là delle sue attuali energie, per l’eleganza mostrata nelle quattro ore di gara e per la signorilità evidenziata nel rendere merito a Nole subito dopo le premiazioni. Non è riuscito a vincere Wimbledon per l’8° volta, non è riuscito a centrare il 18° successo in uno slam, ma ha compiuto un altro passo verso la leggenda. Federer ha dato il massimo ed è stato osannato come se avesse vinto il torneo. Omaggio doveroso per uno dei più grandi campioni della storia dello sport.

 

Roger Federer Wimbledon

 

Wimbledon 2014: Antologia dello sport

La finale che ha deciso la 128° edizione di Wimbledon è di diritto tra le più belle di sempre. Chi l’ha vista ne è rimasto affascinato, gli altri si sono persi uno spettacolo da brividi. Paragonabile per quantità di emozioni a quella che nel 2008 portò in trionfo Nadal (5 set per battere il solito Federer), ma forse ancora più bella sotto il profilo strettamente tecnico. Prendete il più forte tennista di sempre e mettetelo di fronte a uno dei migliori dieci della storia e poi fateli esprimere al massimo delle rispettive potenzialità. Il tutto nella cornice più bella che si possa scegliere e nella gara più importante della stagione. Il sogno degli appassionati è diventato realtà nella finale di Wimbledon grazie alle performance di Roger e Nole. Senza enfasi, limitandosi soltanto ai fatti.

Se fosse un incontro di calcio sarebbe Italia-Germania 4-3 ai Mondiali di Messico 1970, se fosse una gara di atletica sarebbe la finale del salto in lungo dei Mondiali di Tokyo 1991 (quando Powell e Lewis si sfidarono a suon di primati), se fosse una competizione di nuoto sarebbe la finale olimpica dei 100 farfalla maschili di Pechino 2008 (quando lo statunitense Phelps regolò il serbo Cavic di un niente avviandosi verso gli 8 titoli)..

La sfida tra Federer e Djokovic rientra tra gli avvenimenti sportivi più esaltanti che io abbia mai visto. Come il 19”30 firmato da Michael Johnson alle Olimpiadi di Atlanta 1996 nella finale dei 200 metri uomini, come l’impresa compiuta da Marco Pantani al Tour de France 1998 (cavalcata che gli permise di vestire la maglia gialla), come i primati realizzati da Usain Bolt nei 200 metri alle Olimpiadi di Pechino 2008 e ai Mondiali di Berlino 2011, come la straordinaria esibizione del dream team statunitense trascinato da Michael Jordan nel torneo di basket olimpico di Barcellona 1992, come il sorpasso di Valentino Rossi nel Gp di Catalunya del 2009 ai danni di Jorge Lorenzo, come il 4-0 con cui il Milan di Capello superò il Barcellona aggiudicandosi la Champions League 1994, come gli 8 titoli olimpici di Phelps nel nuoto a Pechino 2008, come i 4 trionfi di Ole Einar Bjoerndalen alle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City 2002 nel biathlon, come lo sprint con cui Silvio Fauner bruciò Bjoern Daehlie nella staffetta di sci di fondo maschile a Lillehammer 1994.

Questa galleria di opere d’arte (e mi scuso per eventuali dimenticanze) viene oggi arricchita dal match Federer – Djokovic a Wimbledon 2014. Imprese dell’altro mondo, momenti che fanno parte della storia dello sport. In questo caso sarebbe stato più giusto un successo ex-equo, ma si sa che nello sport non si può prescindere da un verdetto finale. Mai come oggi però vincitore e vinto meritano di essere considerati sullo stesso piano.

 

Novak Djokovic vincente

 

Wimbledon 2014: Il bis della Kvitova e la 1° volta dell’Italia

L’erba più famosa del mondo ha esaltato anche la forza di Petra Kvitova. La tennista ceca ha battuto 6-3, 6-0 la canadese Euguenie Bouchard in un confronto senza storia ed ha trionfato nel singolare femminile (2° vittoria a Wimbledon dopo quella del 2011).

Gloria anche per il movimento azzurro con il titolo di doppio femminile vinto da Sara Errani e Roberta Vinci. Le nostre valorose rappresentanti hanno sconfitto con il punteggio di 6-1, 6-3 l’ungherese Timea Babos e la francese Kristina Mladenovic e hanno festeggiato per la 1° volta in terra britannica. Per loro è il 5° successo in uno slam (dopo Roland Garros 2012, Us Open 2012, Australian Open 2013 e 2014), per il tennis italiano è il 1° trionfo di sempre nel torneo più prestigioso (considerando solo le categorie riservate agli adulti).

Esito a sorpresa invece nel doppio maschile con lo statunitense Jack Sock e il canadese Vasek Pospisil che hanno regolato in 5 set (7-6, 6-7, 6-4, 3-6, 7-5) i fratelli a stelle e strisce Bob e Mike Bryan. Tutto bello, tutto però passato in secondo piano al cospetto della finale di ieri!

 

Foto Novak Djokovic vincente: Spekoek
Foto Novak Djokovic Wimbledon: Carine06
Foto Roger Federer Wimbledon: Squeaky Knees