Wimbledon 2021 – Ashleigh Barty trionfa nel Femminile dei Championships

Wimbledon 2021 – Ashleigh Barty trionfa nel Singolare Femminile dei Championships. La ceca Karolina Pliskova esce sconfitta in tre set. L’ultima australiana a vincere a Wimbledon fu Evonne Goolagong nel 1980 in finale sull’americana Chris Evert. Oggi Ashleigh ha vestito un modello di abitino con taglio simile a quello che indossò l’aborigena 41 anni fa. Un bel modo di rendere omaggio ad una campionessa del tennis che fu.

Londra - Ashleigh Barty come Evonne Goolagong. La 25enne australiana di Ipswich ha conquistato il titolo di Wimbledon, così come fece la sua connazionale Goolagong nel 1980. Un grande risultato che si aggiunge al suo primo Major vinto al Roland Garros nel 2019. Questo secondo titolo Slam rappresenta anche una sorpresa perché a Parigi lo scorso 3 giugno Barty si era ritirata al secondo turno contro Magda Linette per una complicazione muscolare alla coscia sinistra. Stesso problema, questa volta al braccio ma con esiti identici, lo ebbe 14 giorni prima al torneo di Roma. In 6 settimane Ashleigh Barty ha saputo recuperare la piena forma fisica e ritrovare fiducia nei suoi mezzi tecnici, utilizzati al meglio per ottenere questo straordinario successo.

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Ashleigh Barty – Photo credit: AELTC/Simon Bruty – Wimbledon 2021

Ashleigh Barty (1) batte Karolina Pliskova (8) 6-3, 6-7 (3), 6-3, durata: 1:56

Il match si mette in moto con una serie di 14 punti di fila per Barty, equivalenti a 3 giochi a zero e 30-0. Il primo punto della Pliskova arriva sul 15-30, sottolineato da un lungo applauso del pubblico, che tuttavia non sortisce effetti. L’australiana domina e vince anche il game del 4-0. La longilinea tennista ceca si sveglia nel game successivo quando toglie a zero il servizio alla Barty, accolto da un boato del Center Court. Il 4-1 dura poco. In fretta la numero 1 del ranking WTA agguanta il 5-1 e va a servire per il set, dove però subisce il secondo break consecutivo. Il match assume toni altalenanti. Ne approfitta Pliskova che tiene il suo primo turno di battuta per accorciare il divario sul 5-3. Barty però non commette altre ingenuità e chiude la prima frazione 6-3.

Il secondo set inizia con Pliskova che sembra intenzionata ad uscire dall’impasse. Il suo turno di battuta d’avvio è deciso. L’australiana pur avendo fondamentali meno potenti appare tuttavia più duttile e sa manovrare gli scambi con maggiori soluzioni. Palle contenute in back spin e variazioni di traiettorie che non ritornano più sul suo campo. Con un break sul terzo gioco del parziale il punteggio comincia a pendere dalla sua parte ed arriva a 3-1. Pliskova però tenta il tutto per tutto. Gioca due ottimi game, riacciuffa con un contro break la sua avversaria, guadagna il 3 pari e sorpassa per il 4 a 3, uscendo finalmente dal letargo.

La numero 1 del seeding però sa che non può gettare alle ortiche quanto fatto finora e raddrizza lo score per il 4 pari infilando tre vincenti sulle righe. Il set rimane in equilibrio fino al 5 pari. Nell’undicesimo gioco Pliskova dilapida un vantaggio di 40-0. Barty ne approfitta per ottenere il break del 6-5, restituito subito dopo in maniera incredibile.

La tensione emotiva si è fatta sentire nella testa dell’australiana. Il tie break è folle: si va al cambio campo con Pliskova in vantaggio 4 punti a 2. La ceca prende coraggio, giunge a 6-2 e vince il set per 7 punti a 4, dopo un doppio fallo dell’australiana.

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Karolina Pliskova – Photo credit: AELTC/Florian Eisele – Wimbledon 2021

 

La terza partita deciderà quale giocatrice alzerà al cielo il Venus Rosewater Dish. L’avvio è decisamente australiano con un 3 a 0 importante. Barty spedisce effetti tagliati incisivi che mettono in difficoltà Pliskova. I tentativi di riaggancio da parte della ceca non mancano. Lo score diventa 4 a 2 per Ashleigh, che con qualche difficoltà allunga fino a 5-2. Sul servizio Barty, la ceca si procura una palla break ma l’australiana mantiene saldi i nervi e con un ace arriva al primo match point. La vittoria giunge dopo un breve scambio con un rovescio della Pliskova che finisce la sua corsa in rete.

È il momento della festa. Gioia traboccante e lacrime versate dall’aborigena, che parte di corsa per arrampicarsi sulle tribune ed abbracciare i componenti del suo staff, come fece un altro noto australiano campione di Wimbledon nel lontanissimo 1987 subito dopo aver battuto Ivan Lendl in finale: Pat Cash. 

“Questo è incredibile. È stato il mio sogno dice Ashleigh emozionata ai microfoni in campo ed è stato speciale per me. Ho continuato a combattere per tutta la partita e raggiungere il mio miglior livello. Da quando ho iniziato a giocare a tennis da bambina che speravo di vincere qui a Wimbledon. La scorsa notte non ho dormito perché pensavo che avrei potuto vincere il titolo. Spero che Evonne Goolagong sia fiera di me. Adesso non vedo l’ora di tornare a casa in Australia per riabbracciare la mia famiglia”.

Paolo Rossi

Photo credit: AELTC/Simon Bruty – AELTC/Florian Eisele – Wimbledon 2021