Santambrogio e Nibali: Vittoria per due!

Santambrogio vince sul Jafferau, Nibali rafforza la sua leadership!
14° tappa del Giro d’Italia caratterizzata da freddo, acqua e neve..

 

Santambrogio gode sul Jafferau!

Mauro Santambrogio e Vincenzo Nibali sono stati i grandi protagonisti della 14° tappa del 96° Giro d’Italia.. Il lombardo della Vini Fantini ha vinto in cima al Jafferau ed ha conquistato il successo più importante della sua carriera, il siciliano dell’Astana si è confermato padrone assoluto della corsa rosa ed ha rafforzato il suo primato in classifica generale. Questi i dati salienti di una tappa che è stata pesantemente condizionata dalle pessime condizioni atmosferiche. Freddo, acqua, vento, neve e temperature bassissime hanno accompagnato i corridori dalla partenza di Cervere fino all’arrivo posto sul Jafferau (salita che si erge sopra Bardonecchia). Cancellato il passaggio sul Sestriere a causa della neve e di una discesa che sarebbe stata molto pericolosa. Il percorso è stato modificato per non mettere a repentaglio l’integrità dei corridori e la scelta è sembrata giusta (oltre che tempestiva). Si allo spettacolo, no a rischi inutili. Politica condivisibile al di là di tutto. La frazione di oggi è stata difficile a livello logistico (impossibilità di trasmettere immagini in diretta) e molto importante ai fini della graduatoria. Vincenzo Nibali ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto ai suoi avversari e a 2 km dall’arrivo ha deciso di sferrare l’attacco. L’unico capace di tenere le sue ruote è stato Santambrogio.. I due hanno superato i reduci della fuga (Colbrelli e Paolini) e sono andati di comune accordo fino alla fine. Santambrogio e Nibali si sono scambiati un’occhiata e si sono divisi le luci della ribalta. A chi il successo di tappa, a chi la certezza di essere il numero uno. Giornata dura per gli altri uomini di classifica. Ci si aspettava di più da Evans, Uran e Scarponi, ma entrambi sono stati debilitati dal freddo e dalle pessime condizioni del tempo.

 

Santambrogio 1° sul Jafferau

Mauro Santambrogio ha vinto la 14° frazione del Giro d’Italia 2013. L’azzurro della Vini Fantini Selle Italia ha coperto i 180 km della Cervere – Bardonecchia Jafferau in 4h42’55 (38,173 km/h) e ha preceduto in uno sprint a due Vincenzo Nibali. A 9” dal tandem di testa Carlos Alberto Betancur (Col), a 26” Samuel Sanchez (Spa), a 30” Rigoberto Uran (Col), a 33” il terzetto formato da Cadel Evans (Aus), Domenico Pozzovivo (Ita) e Robert Kiserlovski (Cro). Più distanti gli altri big: a 59” Rafael Majka (Pol), a 1’04” Franco Pellizotti (Ita), a 1’08” Przemyslaw Niemec (Pol), a 1’24” Benat Intxausti (Spa), a 1’28” Michele Scarponi (Ita), a 1’48” Sergio Henao (Col). 180 in totale i corridori arrivati al traguardo.

 

La graduatoria generale

Vincenzo Nibali ha dato un’altra bella dimostrazione di forza e si è confermato saldamente in maglia rosa. Il siciliano dell’Astana comanda la classifica con 1’26” su Evans e con 2’46” su Uran. A 2’47” Santambrogio, a 3’53” Scarponi, a 4’55” Niemec, a 5’12” Pozzovivo, a 5’32” Majka, a 5’39” Betancur, a 5’51” Intxausti, a 6’40” Gesink, a 6’42” Kiserlovski e a 7’06” Henao. Ormai superiore agli 8’ il ritardo di Pellizotti e Sanchez.

 

La storia della 14° tappa

La frazione odierna paga le pessime condizioni atmosferiche e si svolge su un percorso diverso rispetto a quello disegnato dagli organizzatori. Salita e discesa del Sestriere vengono infatti tolti per via della neve. Tracciato meno difficile sotto il profilo altimetrico, ma nel complesso più lungo di 12 km. La tappa è caratterizzata dal maltempo e dal freddo invernale. Al km 14 evadono dal gruppo Trentin, Paolini, Colbrelli e Pietropolli. I 4 guadagnano terreno e restano al comando per diversi chilometri. Trentin è il primo ad arrendersi, mentre gli altri iniziano la scalata che porta al traguardo di Jafferau (7,3 km al 9,6% con punte massime del 14%) con più di 3’ sul gruppo. Il margine diminuisce, Pietropolli perde le ruote dei compagni di avventura. A 1900 metri dal traguardo scatta Nibali. Con lui rimangono soltanto Santambrogio e Betancur. I tre riprendono e superano Colbrelli e Paolini a 1100 metri dalla fine. Betancur perde terreno, gli altri volano. Il finale è scritto. Nibali si accontenta di aver guadagnato diversi secondi e lascia a Santambrogio la meritata vittoria.

 

Santambrogio protagonista

Santambrogio ha conquistato il successo più importante della sua carriera ed è definitivamente entrato nel gotha del ciclismo. Il ventinovenne lombardo della Vini Fantini Selle Italia (nato il 7 ottobre 1984 a Erba) si è issato al 4° posto della classifica generale ed ha firmato la 3° affermazione azzurra sulle 13 tappe individuali del 96° Giro d’Italia. Nel 2009 aveva vinto la Tre Valli Varesine e pochi giorni prima della corsa rosa si era imposto nel Gp di Larciano. Oggi è stato l’unico a tenere il ritmo di Nibali e per questo motivo ha meritato la vittoria. Difficile possa conquistare il Giro, ma il podio finale non è più solo un miraggio..

 

L’immagine

Nibali è a tutti gli effetti il re del Giro d’Italia. Lo aveva dimostrato nei giorni scorsi, lo ha confermato nella tappa odierna. Gli altri hanno usato tutto quello di cui disponevano per ripararsi dal freddo, lui ha affrontato la salita finale in maniche corte e senza mostrare segni di sofferenza. Ha dato un segnale forte, ha allarmato i suoi rivali con la psicologia e li ha poi definitivamente stesi con lo scatto portato a 2 km dal traguardo. Segno della sua forza e della piena maturità raggiunta. Leader nella testa e nelle gambe.

 

La tappa di domani

Domani (domenica 19 maggio) si correrà la 15° tappa del 96° Giro d’Italia. Partenza da Cesana Torinese alle 13 e conclusione a Les Granges du Galibier – Monumento Pantani dopo 144,8 km. Non si arriverà in cima al Col du Galibier, ma a 4 km circa dal traguardo originariamente fissato. Percorso quindi invariato a eccezione del finale. Si scaleranno Il Col du Mont Cenis ed il Col du Télégraphe. Tutto questo se non peggioreranno le condizioni del tempo.
Foto concessa Ufficio Stampa RCS Sport