Solo pari per Russia e Brasile, ok il Belgio

L’acuto del Belgio ed il pari della Russia completano il primo turno dei Mondiali. Il Messico ferma il Brasile

Brasile e Russia senza squilli, Belgio di rimonta

Con le sfide del Girone H si è chiuso il primo turno dei Mondiali di Calcio. Tutte le formazioni impegnate a Brasile 2014 sono quindi scese in campo e hanno giocato le partite d’esordio. Il quadro si è completato con i match Belgio – Algeria e Russia – Corea del Sud. La compagine di Wilmots ha sofferto più del previsto ed è riuscita ad avere ragione del team nordafricano solo nella ripresa. Nel 2-1 finale decisive le reti realizzate dai subentrati Fellaini e Mertens che hanno ribaltato il vantaggio algerino firmato da Feghouli (su rigore).

Non è andata invece oltre il pareggio la Russia di Fabio Capello. La papera di Akinfeev sul tiro senza pretese di Lee Keun Ho ha sbloccato il risultato in favore degli asiatici, il tocco sotto-misura di Kerzhakov ha decretato l’1-1 finale. Pari a reti inviolate invece per il Brasile che è tornato in campo contro il Messico nella seconda partita del Girone A. La Seleção è stata fermata dalle strepitose parate di Ochoa e non è riuscita a bissare il successo ottenuto nella gara di esordio contro la Croazia.

 

bandiera Brasile

 

Russia salvata da Kerzhakov

Il debutto della Russia non è stato all’altezza delle aspettative. La squadra dell’azzurro Capello ha sofferto la brillantezza della Corea e ha palesato lacune significative sotto il profilo della qualità di manovra. Fantasia ai minimi termini, difficoltà nel costruire occasioni pericolose e prova nel complesso senza acuti. La clamorosa topica di Akinfeev ha complicato i piani della Russia che solo grazie alla zampata dell’esperto Kerzhakov ha evitato la figuraccia. Il pari è stato più che meritato, ma il team di Capello non ha certo impressionato. Prova scolastica se mi viene concessa la definizione. Perché tutti hanno svolto il compito che gli è stato assegnato con organizzazione e abnegazione, ma nessuno si è preso responsabilità.

Capello aveva chiesto personalità e possiamo dire che non è stato accontentato. Solita Russia di sempre verrebbe da dire anche se quella contro la Corea del Sud non è stata certo una bocciatura. Buona invece la prova degli asiatici. Brillanti, concentrati e capaci di giocare con dinamismo e lucidità al cospetto di una compagine sulla carta sicuramente più tosta.

 

Belgio a due facce

L’esordio del Belgio è stato vincente, ma non scoppiettante come nei pronostici di molti. La giovane squadra di Wilmots si è trovata a rincorrere l’Algeria ed è riuscita a firmare il sorpasso solo nel momento in cui dalla panchina sono entrati Fellaini e Mertens. Il tecnico è stato bravo ad indovinare i cambi o aveva sbagliato nel disegnare la formazione titolare? Entrambe le ipotesi sono valide anche se la seconda ha rischiato di pesare e non poco nel risultato finale. Il Belgio ha sofferto le pressioni dell’esordio e nella prima frazione è sembrato contratto e senza idee. Problematiche normali per una squadra ricca di talento, ma anche giovane e inesperta. Fellaini e Mertens hanno dato la svolta consentendo al Belgio di rompere il ghiaccio. Che sia il primo passo per un Mondiale da protagonisti?

 

Fellaini

 

La frenata del Brasile e la foto ricordo di Ochoa

Il secondo turno è stato aperto da Brasile – Messico. Il match tra le due capoliste del Girone A è terminato in perfetta parità (0-0) ed ha confermato la solidità della squadra centro-americana. Il team di Herrera ha retto il confronto con personalità ed ha frenato le ambizioni dei padroni di casa grazie anche alle patate di Guillermo Ochoa. Il portiere de “El Tricolor” compirà 29 anni il 13 luglio, in questa stagione ha giocato nel campionato francese difendendo la porta dell’Ajaccio (ultimo in classifica) ed è attualmente senza contratto, ma contro il Brasile è stato protagonista di 4 interventi da fuoriclasse. Il più bello e difficile quello compiuto nel corso del primo tempo quando con un balzo felino ha respinto il colpo di testa di Neymar. Una parata da fenomeno che gli consentirà di ritrovare anche una squadra di club.

I miracoli di Ochoa hanno determinato il punteggio, ma non sono stati l’unico fattore che ha frenato il Brasile. La Seleção ha giocato una partita poco convincente ed ha palesato i soliti problemi in fase offensiva. Neymar e Oscar si sono accesi solo a tratti, gli altri hanno fatto ancora tanta fatica. Scolari dovrà trovare soluzioni differenti perché né Fred né Jo offrono garanzie adeguate per vincere il Mondiale. Detto questo il Brasile ha comunque 4 punti e comanda grazie ad una differenza reti migliore del Messico la classifica del Gruppo A.

 

Le gare di oggi

Nella sesta giornata dei Mondiali di Calcio 2014 si disputeranno altre 3 incontri. A mezzanotte si completerà il quadro del Girone A con Camerun – Croazia. Sarà un autentico spareggio visto che entrambe le squadre si trovano ancora ferme a quota 0. Chi perde è fuori, chi vince rientra in gioco per la qualificazione, con un pari Messico e Brasile saranno ad un passo dagli ottavi.

Prima di Camerun – Croazia si giocheranno le 2 sfide del Gruppo B. Alle 18:00 l’Olanda affronterà l’Australia con l’obiettivo di bissare il successo ottenuto nella gara di esordio, alle 21:00 la Spagna cercherà il riscatto nel fondamentale match contro il Cile. Per le “furie rosse” un solo risultato a disposizione: la vittoria.

 

Thomas Muller

 

I numeri del primo turno

Nelle 16 partite della giornata inaugurale si sono verificati 2 pareggi e 14 successi (la metà dei quali con solo un gol di scarto). Le vittorie più rotonde le hanno firmate Germania (4-0 con il Portogallo) e Olanda (5-1 con la Spagna). Le reti siglate sono state 49 (record assoluto nella storia dei Mondiali), per una media di 3,0625 a partita. Tra queste spiccano la tripletta realizzata dal tedesco Muller e le doppiette firmate dagli olandesi Van Persie e Robben, dal brasiliano Neymar, dal francese Benzema. Da segnalare le autoreti di Marcelo (Brasile), Valladares (Honduras) e Kolasinac (Bosnia).

6 le squadre che ancora non hanno segnato reti: Camerun, Iran, Honduras, Grecia, Nigeria e Portogallo. Le espulsioni sono state 3 (l’uruguayano Pereira, il portoghese Pepe e l’honduregno Palacios), i rigori decretati e poi trasformati sono stati 6 (di Neymar, Cavani, Feghouli, Xabi Alonso, Benzema e Muller), mentre nemmeno un gol è arrivato su punizione diretta. Il risultato più frequente è stato il 2-1 (6 volte su 14 confronti).

 

Foto Thomas Muller: Steindy
Foto Fellaini: Erik Drost