Tirreno-Adriatico 2013: Tappa a Sagan, maglia a Nibali!

Grande spettacolo nella penultima tappa della Tirreno-Adriatico!
Sagan vince a Porto Sant’Elpidio, Nibali veste la maglia azzurra..

 

Tirreno-Adriatico: L’ordine d’arrivo della 6° tappa

Lo slovacco Peter Sagan (Cannondale) ha vinto la frazione partita e arrivata a Porto Sant’Elpidio (209 km in 5h45’17”, alla media di 36,317 km/h) con 2” di vantaggio sull’italiano Vincenzo Nibali (Astana) e sull’iberico Joaquin Rodriguez (Katusha). A 44” Mauro Santambrogio (Ita), Samuel Sanchez (Spa), Chris Horner (Usa) ed Alberto Contador e a 50” il drappello (12 unità) formato da Roelandts (Bel), Hushovd (Nor), Geschke (Ger), Pietropolli (Ita), Amador (Crc), Poels (Ola), Mollema (Ola), Pozzovivo (Ita), Kwiatkowski (Pol), Niemec (Pol), Evans (Aus) e Chris Froome (Gb).

 

Tirreno-Adriatico: La classifica generale

In virtù della tappa odierna,Vincenzo Nibali veste la maglia azzurra di leader e comanda la graduatoria generale con 34” su Froome. A 37” Rodriguez, a 48” Contador, a 58” Kwiatkowski, a 1’05” Horner, a 1’20” Santambrogio, a 2’54” Niemec, a 2’58” Amador, a 3’08” Poels.

 

Tirreno-Adriatico: Vittoria a Sagan, Nibali nuovo leader!

La penultima frazione della Tirreno-Adriatico 2013 ha regalato polemiche, spettacolo e tante emozioni. A vincere sul traguardo di Porto Sant’Elpidio è stato Peter Sagan che in uno sprint a tre ha regolato Nibali e Rodriguez. Arrivo sontuoso per una tappa che ha cambiato la fisionomia della classifica generale. Froome ha infatti vissuto una giornata difficile ed ha dovuto lasciare la casacca azzurra di leader al bravissimo Vincenzo Nibali. Il siciliano dell’Astana è stato l’assoluto protagonista della tappa. Sul terribile muro di Sant’Elpidio a Mare ha sferrato l’attacco decisivo ed ha messo in croce i rivali diretti in prospettiva successo finale. Si è gettato a capofitto in discesa, ha spinto per guadagnare secondi e nel tratto finale ha potuto usufruire della collaborazione di Sagan e Rodriguez. La volata a tre ha premiato lo slovacco, ma per Nibali è stata comunque una grande giornata.

I tre atleti che sono arrivati a giocarsi la vittoria hanno evidenziato di avere una marcia in più rispetto al resto della comitiva. Nibali ha mostrato cuore, grinta, coraggio, intelligenza tattica e gambe ed ha riscattato con gli interessi i secondi persi nella tappa di ieri. Ora è in testa alla classifica e può vincere per la 2° volta consecutiva la Tirreno-Adriatico (l’ultimo a riuscire nel bis fu lo svizzero Rominger nel 1989 e nel 1990). Ha offerto una prestazione da urlo e nella crono di domani potrà coronare l’impresa.

Applausi scroscianti anche per Sagan. Lo slovacco non finisce più di stupire ed è a tutti gli effetti un fuoriclasse delle due ruote. La sua crescita è costante e la vittoria odierna va considerata un vero e proprio capolavoro. Ha tenuto duro sui terribili muri inseriti nel tracciato, è riuscito a rientrare sullo scatenato Nibali e nel finale ha trovato le forze per imporsi in volata. A stupire non è lo spunto finale, ma la facilità con cui ha affrontato una frazione tanto impegnativa. Siamo di fronte ad un campionissimo e non sappiamo ancora quali sono i suoi limiti. Sagan ha raccolto la 2° vittoria sulle strade della Tirreno-Adriatico 2013, ha conquistato la 5° affermazione stagionale e si è confermato uomo da battere in vista della prossima Milano-Sanremo.

 

Tirreno-Adriatico 2013: Rodriguez c’è

Giù il cappello anche di fronte a Joaquin Rodriguez. Lo spagnolo si è confermato in grande salute e dopo il successo di ieri è stato ancora grande protagonista. Ha perso l’attimo sul muro di Sant’Elpidio a Mare, ma è rientrato su Nibali e Sagan nell’ultimo strappo ed in virtù di questa azione si è portato al 3° posto della graduatoria. Non potrà vincere la corsa dei due mari (a crono è il più debole tra i grandi), ma ha disputato un’altra grande prestazione.

 

Tirreno-Adriatico: la prova degli altri

Santambrogio ed Horner sono stati i più brillanti tra gli inseguitori, mentre Contador pur limitando i danni ha pagato dazio ed ha deluso le attese. Lo spagnolo ha faticato nei tratti più duri ed è riuscito a raggiungere il gruppetto degli inseguitori solo grazie alla sua proverbiale tenacia. Non è ai massimi livelli, ma la stagione è appena cominciata.

Lo sconfitto di oggi è Chris Froome. Il britannico si è staccato sul muro di Sant’Elpidio a Mare e ha perso inesorabilmente terreno. La sua pedalata è parsa affannosa e senza l’aiuto dei compagni di squadra non è riuscito a colmare il gap. Inattesa battuta d’arresto per quello che da tutti era considerato il grande favorito per il successo. Il discorso non è ancora chiuso, ma nella crono di domani dovrà tirare fuori una prestazione con i fiocchi. Recuperare 34” su Nibali in 9,2 km non è una cosa da poco.

Tra i grandi protagonisti di giornata anche Damiano Cunego che è stato all’attacco per tanti chilometri. Fuga coraggiosa, ma come ieri infruttuosa. Le gambe non sono più quelle di qualche anno fa, ma la grinta con cui ha corso queste due tappe lascia ben sperare.

 

Tirreno-Adriatico: Troppi ritiri

Frazione emozionante e ricca di polemiche. Ben 52 corridori si sono infatti ritirati nel corso della giornata (tra cui Cavendish, Goss, Pozzato, Schleck, Bennati, Capecchi) per via della pioggia e di un percorso ritenuto esageratamente tosto. Critiche legittime visti i tanti muri inseriti nel percorso, ma poco condivisibili per chi ama ciclismo e spettacolo. Applausi convinti allora per lo statunitense Phinney. E’ arrivato fuori tempo massimo, ma ha onorato la corsa.

 

Tirreno-Adriatico: La storia della tappa

La prima parte della tappa ha vissuto sulla fuga promossa dagli italiani Nocentini, Montaguti, Cunego, Finetto, Visconti e Selvaggi, dallo svizzero Cancellara, dagli olandesi Dumoulin e Boom, dagli spagnoli Intxausti, Martínez e Vicioso, dal sudafricano Impey, dall’australiano O’Grady, dal francese Sprick e dal tedesco Voss. I 16 attaccanti sono scattati al 20° chilometro ed hanno raggiunto un vantaggio massimo di 4’40”. Cunego ha allungato con Dumoulin in un tratto di salita, è rimasto da solo sul punto duro dello strappo di Sant’Elpidio a Mare (3 km al 6,1%, con gli ultimi 365 metri al 27% di pendenza) ed è poi stato ripreso da Dumoulin, Selvaggi, Martinez, Visconti, Intxausti e Impey. Nel secondo passaggio sulla salita di Sant’Elpidio a Mare Dumoulin ha attaccato, ma Intxausti lo ha orima ripreso e poi lasciato sul posto. Nel punto più duro Nibali e Sanchez sono usciti dal gruppo e nella discesa seguente hanno ripreso il battistrada. Sagan ha raggiunto la testa della corsa, Sanchez e Intxausti si sono staccati e nell’ultimo strappo (1200 metri con pendenze al 15% e con scollinamento a 10 km dalla fine) si è accodato Rodriguez. A inseguire Contador, Santambrogio, Horner e Sanchez, ancora più dietro Froome. Allo sprint Sagan ha vinto con margine su Nibali e Rodriguez. A lui la tappa, a Nibali il primato in classifica.

 

Tirreno-Adriatico: Domani la conclusione

La corsa dei due mari terminerà domani con la cronometro individuale di San Benedetto del Tronto (9,2 km). Nibali dovrà difendere la maglia dal probabile assalto di Froome. 34” sono un buon vantaggio, ma il siciliano non può ancora cantare vittoria. Per vincere la Tirreno-Adriatico numero 48 dovrà pedalare a tutta birra dal primo all’ultimo metro. Potrà perdere al massimo 3”69 a chilometro.