Olimpiadi: Bjoerndalen diventa leggenda

Il norvegese Bjoerndalen ha riscritto la storia dei Giochi Invernali. Ha vinto la sprint di biathlon e raggiunto Daehlie a 12 medaglie olimpiche

 

La favola del “mito” Bjoerndalen

Chi ama lo sport non è rimasto indifferente rispetto a quanto accaduto oggi nella prima prova maschile di biathlon delle Olimpiadi di Sochi. A vincere l’oro della sprint (10 km sugli sci stretti con due sessioni di tiro) è stato infatti Ole Einar Bjoerndalen, nome noto non solo agli appassionati di questa bellissima disciplina. Lo straordinario campione norvegese è salito sul gradino più alto del podio nonostante i 40 anni già compiuti ed ha rinnovato la sua leggenda eguagliando il primato di medaglie olimpiche appartenente al connazionale Bjorn Daehlie (imperatore indiscusso dello sci di fondo). Bjoerndalen ha scritto una grande pagina di sport ed ha emozionato tutti gli appassionati disputando una prestazione sontuosa. Era già il più forte biatleta di sempre, ma oggi ha fatto qualcosa di ancora più grande ed è diventato una leggenda. Paragonabile solo allo statunitense Phelps (nuoto), al belga Merckx (ciclismo), al brasiliano Pelè (calcio), al giamaicano Bolt (atletica), allo svizzero Federer (tennis), al connazionale Daehlie e all’italiano Zoeggeler (slittino). Ole Einar è sulla breccia dal 1998, vanta un palmares ineguagliabile, è un campione di comportamento e di tecnica, è uomo capace di rimettersi in discussione con umiltà e carattere nonostante il trascorrere degli anni, gli innumerevoli trionfi e le molte sconfitte patite nelle ultime stagioni. Ha battuto i nuovi rampolli del biathlon mondiale, ha saputo centrare il successo anche con 1 errore al poligono, ha stretto i denti resistendo nel finale al tentativo di rimonta dell’austriaco Landertinger. Gli scroscianti applausi riservati dal pubblico russo allo scandinavo valgono più di mille parole e testimoniano lo spessore di Bjoerndalen. E’ uscito dai confini della Norvegia per diventare patrimonio dello sport ed ha regalato emozioni autentiche a tutti coloro che hanno assistito alla sua incredibile performance.

 

 

La vittoria di Bjoerndalen

Ole Einar Bjoerndalen si è aggiudicato la sprint maschile nonostante l’errore commesso nel poligono in piedi (9 su 10 nel complesso al tiro) ed ha chiuso la gara in 24’33”5. Il campione norvegese ha preceduto di 1”3 l’austriaco Dominik Landertinger (perfetto dalla piazzola) e di 5”7 il sorprendente ceco Jaroslav Soukup (10 su 10 con la carabina). 4° a 6”4 il russo Anton Shipulin (1 bersaglio mancato nella seconda serie), 5° a 9”7 il canadese Jean Philippe Leguellec (senza macchia al tiro), 6° a 12”4 il francese Martin Fourcade (1 errore nel primo poligono), 7° a 13”7 l’altro austriaco Simon Eder (10 su 10), 8° a 14”6 l’altro ceco Ondrej Moravec (10 su 10), 9° a 29”3 l’altro norvegese Emil Hegle Svendsen (1 bersaglio non chiuso in piedi) e 10° a 33” lo sloveno Jakov Fak (nessun errore). Buona la prova degli italiani Dominik Windisch (11° a 34”1 nonostante 1 bersaglio fallito a terra) e di Lukas Hofer (12° a 35”3 per via di un ultimo colpo fuori misura). Male gli altri azzurri: 47° a 1’51”9 Christian De Lorenzi (1 errore a terra e 1 in piedi) e 81° a 3’40”9 Markus Windisch (8 su 10 al tiro).

 

L’analisi della gara

Bjoerndalen è stato semplicemente meraviglioso. Perfetto nel poligono di apertura, veloce sugli sci stretti ed in grado così di ammortizzare l’errore commesso nella serie in piedi (caratterizzata tra l’altro da una rapidità di esecuzione da manuale del biathlon). Ha tenuto duro nonostante i 40 anni e nell’ultimo giro ha resistito al tentativo di rimonta dello scatenato Landertinger. Prestazione monumentale per il più grande di ogni epoca!! Positiva prova dell’Austria (con Landertinger e Eder sugli scudi) e della Repubblica Ceca (Soukup al di là di ogni aspettativa e Moravec solido come sempre), mentre le delusioni di giornata sono arrivate da Russia (salvata solo da Shipulin) e Germania (nessuno nella top ten).. A livello individuale i due sconfitti della sprint sono Martin Fourcade e Emil Hegle Svendsen. Il francese ed il norvegese hanno deluso prima di tutto sugli sci stretti (a parità di bersagli mancati hanno incassato distacchi pesanti da Bjoerndalen) ed hanno così pagato a caro prezzo l’errore commesso al tiro. Dai dominatori delle ultime stagioni ci si attendeva molto di più. Giusto sottolineare che Shipulin ha buttato via un probabile oro fallendo l’ultimo bersaglio. In casa Italia bene il più giovane tra i Windisch e Hofer. Dominik si è ripreso dopo l’errore in apertura e è stato autore di un ottimo finale, Lukas ha invece buttato via un risultato ancora migliore sparando fuori dal bordo l’ultimo tiro in piedi. Entrambi potranno comunque fare ottime cose nell’inseguimento di lunedì (gara per la quale si è qualificato anche De Lorenzi).

 

 

I numeri di Bjoerndalen

Ole Einar Bjoerndalen ha conquistato la 12° medaglia olimpica in carriera (eguagliato il record di Daehlie) ed ha vinto il 7° oro a cinque cerchi (5 in format individuali e 2 in staffetta). Il quarantenne campione norvegese (nato a Drammen il 27 gennaio 1974) ha centrato il 3° successo in una sprint olimpica (dopo quelle di Nagano 1998 e Salt Lake City 2002) ed è tornato a vincere una gara individuale a cinque cerchi 12 anni dopo il poker di trionfi calato nella manifestazione statunitense di inizio millennio. Si è portato a un solo oro di distanza da Daehlie e nelle prossime gare potrà eguagliare anche questo primato. Bjoerndalen è salito sul podio per la 5° edizione consecutiva dei Giochi Olimpici e vanta un palmares ineguagliabile. Nella sua carriera ha ottenuto anche 38 medaglie iridate (18 ori, 11 argenti, 9 bronzi), 6 sfere di cristallo (1998, 2003, 2005, 2006, 2008, 2009), 93 vittorie nella Coppa del Mondo di biathlon (168 podi) e 1 in quella di sci di fondo (a Gallivaere nel 2006-2007). Numeri ed imprese senza tempo che lo rendono una leggenda dello sport. 2° medaglia olimpica per il classe 1988 Landertinger (fu argento in staffetta con l’Austria nel 2010), 1° in carriera per il trentunenne Soukup (e per la sua Repubblica Ceca).

Domani si disputerà la sprint femminile (7,5 km sugli sci stretti e due poligoni). Partenza alle 15:30, ora italiana ovviamente!