Ligety superlativo nel gigante olimpico

Lo statunitense Ted Ligety ha dettato legge nel gigante maschile. Giornata nera per l’Italia dello sci alpino e dello snowboard 

 

Sochi 2014: Ligety super nello sci alpino, Kummer e Vic nello snowboard 

La 12° giornata dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi si è aperta con le gare sci alpino e di snowboard. Nel gigante maschile lo statunitense Ted Ligety ha rispettato il pronostico mettendo in riga i francesi Missilier e Pinturault. Male l’Italia che ha sprecato qualche buona occasione per avvicinarsi alla zona podio. Azzurri di gran lunga inferiori alle attese nei giganti paralleli di snowboard vinti dal russo Vic e dalla svizzera Kummer.

 

 

Sci alpino: Ligety impone la sua legge in gigante

Il gigante maschile ha confermato la superiorità di Ted Ligety ed ha regalato importanti soddisfazioni allo sci alpino francese. Giornata nera invece per il movimento azzurro che ha retto l’urto soltanto nella prima fase di gara. Lo statunitense ha ipotecato il successo con la splendida performance offerta nella manche inaugurale e nella run decisiva ha controllato senza correre rischi l’enorme vantaggio accumulato. Ligety ha chiuso con il tempo di 2’45”29, mentre sul secondo e sul terzo gradino del podio sono saliti i francesi Steve Missilier (2° a 0”48) ed Alexis Pinturault (3° a 0”64). 4° a 0”93 Marcel Hirscher (Aut), 5° a 1”00 Ondrej Bank (Cec), 6° a 1”05 Matthias Mayer (Aut), 7° a 1”06 Benjamin Raich (Aut), 8° a 1”30 Felix Neureuther (Ger), 9° a 1”44 Thomas Fanara (Fra), 10° a 1”50 Henrik Kristoffersen (Nor) e 11° a 1”62 Luca De Aliprandini (Ita). Davide Simoncelli si è piazzato 17° (a 2”06), Manfred Moelgg e Roberto Nani sono purtroppo usciti nel corso della seconda manche. 20° a 2”53 Miller (Usa).

 

Le due run di gigante

Ligety ha realizzato il miglior crono nella manche inaugurale (1’21”08). Statunitense in testa a metà gara con 0”93 su Bank, 1”27 su Simoncelli, 1”33 su Mayer e Fanara, 1”36 su Pinturault, 1”39 su Hirscher e 1”43 su Neureuther. 10° Missilier (a 1”50), 12° su Nani (a 1”57), 13° Raich (a 1”59), 14° Kristoffersen (a 1”63), 17° Moelgg (a 1”85), 20° De Aliprandini (a 2”00). Solo 26° Miller (a 2”56).

Nella seconda run Ligety ha gestito il vantaggio ed ha centrato il successo nonostante il 14° tempo parziale (1’24”21). Miglior riscontro cronometrico per Missilier (1’23”19) che è così risalito dalla 10° alla 2° piazza. 2° tempo per Pinturault (0”30), 4° per Raich (0”49), 5° per Hirscher (0”57), 7° per De Aliprandini (0”64), 9° per Mayer (0”74), 11° per Neureuther e Kristoffersen (0”89), 14° per Ligety (1”02), 15° per Bank (1”09) e 23° per Simoncelli che ha così dilapidato quanto fatto in avvio. L’azzurro ha subito il tracciato senza trovare il giusto ritmo ed ha fallito la più importante chance della sua carriera. Discorso simile per Moelgg e Nani. I due sono infatti usciti di scena in un insidioso dosso per la troppa voglia di recuperare terreno. Ci hanno provato, non è andata bene. Bravo De Aliprandini che nella seconda delle due run è riuscito ad avvicinarsi alla top ten.

 

 

Numeri e analisi della gara vinta da Ligety

Ligety ha dominato la contesa e si è confermato il numero uno del quadriennio. In gigante ha infatti vinto gli ultimi 2 titoli iridati (Garmisch 2011 e Schladming 2013), ha alzato 4 coppe di specialità e ha conquistato 20 successi in Coppa del Mondo. L’acuto di Sochi rappresenta la chiusura del cerchio e permette al formidabile campione statunitense (nato il 31 agosto 1984 a Salt Lake City) di tornare sul gradino più alto del podio delle Olimpiadi Invernali a 8 anni dal titolo conquistato in combinata a Torino 2006. Ligety è il 1° non europeo ad imporsi in un gigante maschile nella storia dei Giochi ed è anche il 1° uomo a stelle e strisce a vantare 2 ori a cinque cerchi nella regina delle discipline invernali. Ted ha regalato agli Stati Uniti dello sci alpino il 1° successo di Sochi 2014. 1° podio in carriera per il sorprendente Missilier e per il sempre competitivo Pinturault.

 

 

Svizzera e Russia fanno festa nello snowboard

Snowboard protagonista nella giornata di oggi con i due titoli assegnati nei giganti paralleli. Tra gli uomini il titolo è andato al russo Vic Wild che nelle due run di finale ha regolato in rimonta l’elvetico Nevin Galmarini (2”14 il gap complessivo). Sul terzo gradino del podio è salito lo sloveno Zan Kosir che nella prova valevole per il bronzo ha battuto senza troppi patemi sul tedesco Patrick Bussler. Out nei quarti Marguc (Slo), Flander (Slo), Schoch (Svi) e Prommegger (Aut). Nessuno dei quattro azzurri iscritti alla gara è riuscito a superare le qualificazioni: 18° Roland Fischnaller, 28° Christof Mick, 30° Aron March, squalificato Meinhard Erlacher. Giornata nera quindi per la squadra italiana che ha completamente fallito la chance. Peccato davvero perché il gigante parallelo era una delle competizioni da cui ci aspettavamo di più.

Tra le donne l’oro è andato come da pronostico alla svizzera Patrizia Kummer che in finale ha mandato ko la giapponese Tomoka Takeuchi. Medaglia di bronzo per la russa Alena Zavarzina che si è garantita il 3° posto sconfiggendo l’austriaca Ina Meschik. Fuori nei quarti Leeson (Can), Calve (Can), Ledecka (Cec) e Lavigne (Can). La migliore in casa Italia è stata Corinna Boccacini. L’azzurra ha fatto registrare l’ultimo tempo utile in sede di qualifica, ma negli ottavi di finale è stata battuta dalla Takeuchi. Subito out Nadya Ochner (26°).

Il ventisettenne Vic e la ventiseienne Kummer hanno conquistato le prime medaglie olimpiche in carriera. Lo stesso discorso vale anche per gli altri atleti saliti sul podio nelle due gare.