Vuelta 2013: La tappa di Mollema e dei ventagli

Mollema ha vinto la 17° frazione della 68° Vuelta di Spagna!
Nibali resta leader, Pozzovivo e Pinot “vittime” dei ventagli

 

Mollema anticipa i velocisti!

Bauke Mollema si è aggiudicato la 17° tappa della Vuelta di Spagna 2013 grazie all’accelerazione portata a 800 metri dall’arrivo ed ha anticipato la volata ristretta tra i pochissimi sprinter presenti nel gruppo di testa. Il ciclista olandese della Belkin ha sorpreso i rivali ed ha riscattato una Vuelta fin qui deludente conquistando il prestigioso successo. Doveva essere una frazione tranquilla ed invece le sorprese non sono mancate. Perché i velocisti si sono fatti sfuggire una delle pochissime opportunità per lasciare il segno e perché la Saxo Tinkoff di Roche ha sfruttato il vento trasversale movimentando il finale di tappa con un fantastico attacco di squadra (film già visto nella 13° tappa dell’ultimo Tour de France) che ha messo in crisi i big Pozzovivo e Pinot.. Tra i poco meno di 40 corridori rimasti nel gruppo di testa si è distinto Bauke Mollema. L’olandese ha attaccato nel corso dell’ultimo chilometro e ha saputo mantenere un minimo ma decisivo vantaggio. E’ stato bravo a cogliere l’attimo ed ha centrato la meritata vittoria. Mollema si era presentato alla Vuelta con l’obiettivo di lottare per il podio, ma ha pagato lo sforzo di un Tour de France di elevato spessore. Non ha tenuto fede ai propositi della vigilia, ma si è riscattato collezionando un importante successo. Ha ritrovato la giusta brillantezza e lo ha dimostrato con una splendida quanto inattesa azione da finisseur. La sua sparata ha fatto la differenza ed ha lasciato a bocca asciutta i vari Boasson Hagen, Richeze e Farrar.. L’attacco di Roche e dei suoi scudieri ha sorpreso Pozzovivo, Pinot, Moreno e Kangert, ma non Vincenzo Nibali.. Il siciliano ha corso sempre nelle prime posizioni del gruppo, ha risposto con autorità al “ventaglio” dei Saxo Tinkoff e si è confermato in testa alla graduatoria. Vuelta combattuta anche nelle tappe sulla carta più facili e per questo da seguire fino all’ultimo istante.. Oggi ha vinto Mollema, da domani a domenica nel vedremo delle belle!

 

La firma di Mollema

Bauke Mollema ha vinto la 17° tappa della 68° Vuelta di Spagna. L’olandese della Belkin Cycling Team ha coperto i 189 km della Calahorra – Burgos in 4h44’28” (ad una media di 39,9 km/h) regolando in una volata ristretta (32 unità) Edvald Boasson Hagen (norvegese del Team Sky). 3° Maximiliano Ariel Richeze (Arg), poi Tyler Farrar (Usa), Fabian Cancellara (Svi), Grega Bole (Slo), Luca Paolini (Ita), Paul Voss (Ger), José Herrada (Spa) e Nicolas Roche (Irl). Nel gruppo dei migliori tutti gli uomini di classifica tranne Pozzovivo, Moreno, Anton, Pinot e Kangert che sono arrivati con un ritardo di 1’31”.

 

Nibali si conferma leader

Vincenzo Nibali si è difeso dall’attacco dei Saxo Tinkoff e si è confermato in maglia rossa. Il siciliano dell’Astana guida la classifica con 28” su Horner (Usa), 1’14” su Valverde (Spa), 2’29” su Rodriguez (Spa), 3’43” su Roche (Irl), 5’09” su Pozzovivo (Ita), 6’08” su Pinot (Fra), 6’17” su Konig (Cec), 7’33” su Sanchez (Spa), 10’52” su Kangert (Est), 11’02” su Moreno (Spa), 11’22” su Arroyo (Spa), 11’42” su Herrada (Spa), 12’18” su Scarponi (Ita), 16’15” su Anton (Spa). Ultimo in classifica l’azzurro Bono (150° a 3h53’42”).

 

La storia della tappa vinta da Mollema

Al km 3 vanno in fuga Hansen e Aramendia. I due uomini al comando raggiungono un vantaggio massimo di 8’10”, ma nella seconda parte della tappa subiscono la progressiva ed inesorabile rimonta del gruppo. L’Alto de Pradilla e l’Alto de Valmala non stuzzicano la fantasia dei big, ma la giornata diventa incandescente a circa 30 km dall’arrivo quando la Saxo Tinkoff di Roche sfrutta il vento trasversale tentando un attacco di squadra. Si crea il cosiddetto “ventaglio” e il gruppo si spezza. Davanti restano una quarantina di atleti. Tra coloro che perdono le ruote anche Pozzovivo, Pinot, Kangert, Anton e Moreno.. Il gruppetto dei migliori riprende Hansen ed Aramendia a 21 km dall’arrivo. L’andatura si fa sempre più elevata, il distacco di chi insegue sale e nel finale inizia la bagarre per il successo di tappa. A meno di 9 km dalla conclusione (in uno strappetto) ci prova Ulissi. L’azzurro resta da solo in testa per qualche minuto e poi viene raggiunto da Martinez. I due non riescono però a fare la differenza e vengono riassorbiti a 5 km dalla fine. Tutto sembra pronto per lo sprint ristretto, ma a scombinare i piani dei velocisti presenti in gruppo è Bauke Mollema. L’olandese scatta a circa 800 metri dal traguardo, sfrutta l’attimo di indecisione dei rivali, guadagna un minimo margine ed anticipa di qualche metro Boasson Hagen. Straordinaria stoccata per un Mollema finalmente incisivo..

 

 

Il protagonista: Bauke Mollema

Bauke Mollema ha collezionato la 2° vittoria stagionale (aveva già esultato a Crans Montana nella 2° tappa del Giro di Svizzera). Il ventisettenne olandese (nato a Groninga il 26 novembre 1986) è passato professionista nel 2008 con la casacca della Rabobank e nel 2013 si è accasato alla Belkin. Si è imposto all’attenzione del grande pubblico grazie al 12° posto conseguito al Giro d’Italia 2010, ha ottenuto piazzamenti prestigiosi alla Vuelta di Spagna 2011 (4°) e al Tour de France 2013 (6°) e con il sigillo odierno è salito a quota 3 affermazioni in carriera. Che sia uno dei nomi da tenere in considerazione per la prova in linea dei Mondiali di Ciclismo? Oggi ha dimostrato di essere competitivo e di avere diverse frecce al suo arco..

 

Domani si ricomincia a salire

Giovedì 12 settembre si disputerà la 18° frazione della Vuelta di Spagna 2013. Partenza da Burgos alle 12:38 e arrivo a Pena Cabarga dopo 186,5 km. Tappa tosta perché caratterizzata da 5 Gran Premi della Montagna. L’Alto de Bocos al km 78,3, l’Alto de Estacas de Trueba al km 107, il Puerto de la Braguia al km 128,1, l’Alto del Caracol al km 146,9 ed infine la scalata di Pena Cabarga (5,9 km al 9,2% con punte al 20%) che porterà gli atleti fino alla linea del traguardo. Le prime 3 salite non faranno sfaceli (perché piuttosto semplici e perché lontane dalla conclusione), la 4° potrebbe rappresentare il trampolino di lancio per chi avrà gambe e coraggio, l’ascesa finale sarà invece teatro dell’ennesimo duello tra i grandi nomi della graduatoria..